La cucina siciliana vola ad Abu Dhabi per il Gran Premio di Formula 1

Il crudo bar palermitano è stato scelto come partner per il finale di stagione. In collaborazione con lo chef Vincenzo Santangelo, lo chef Antonello Compagno ha portato nel circuito automobilistico di Yas Marina tapas, tartare e crudi siciliani

La Sicilia ad Abu Dhabi per l’ultima della stagione di Formula 1. Sicilò, il crudo bar palermitano con tre ristoranti tra Marina di Villa Igiea, in centro e alle terrazze della Rinascente è stato scelto dal team Haas, la scuderia statunitense di F1, come “partner” della festa conclusiva nel circuito automobilistico di Yas Marina, negli Emirati Arabi. Tre giornate all’insegna di gusto, Gran Premio ed eccellenza. Tra gli ospiti anche il pilota Niko Hulkenberg.

Nel paddock di Haas, la prima scuderia statunitense a partecipare al campionato mondiale di Formula 1, il ristorante siciliano ha cucinato per gli ospiti del team in collaborazione con Vincenzo Santangelo, lo chef che da quasi due decenni è ai fornelli della Formula 1 e del Moto Gp seguendo i più importanti eventi nelle gare di tutto il mondo. Al suo fianco Antonello Compagno, lo chef che dal 2016 conduce la brigata di Sicilò coniugando la cucina siciliana alla ricerca di innovazione.

I sapori di un’Isola amata in tutto il mondo

Sulle terrazze che si affacciano sulla pista di Abu Dhabi, Sicilò ha così portato i sapori di un’Isola che piace nel mondo. Nella tre giorni, dal 24 al 26 novembre (giornata conclusiva della stagione) i menu hanno portato in tavola tapas, crudi e tartare. “L’idea è stata quella di rappresentare attraverso dei piatti Palermo e i suoi quartieri – spiega lo chef Compagno – con le sue differenze e i suoi colori, ma soprattutto con tutto il gusto che nel resto del mondo ci invidiano”.

C’era il piatto “Il Cassaro”, una piccola bruschetta di pane casereccio con panelline marinare e bottarga di tonno rosso, e il “Settecannoli”, beccafico di pesce azzurro caramellati al miele d’arancio e polvere di pane crusco. Spazio ai mercati con “O’ Capo”, una caponatina barocca di melanzane con cacao amaro e pistacchio tostato, e “Vucciria”, cubi di pesce pescato ad amo in salsa sfincione palermitano, e “Ballarò”, un ceviche di pescato con pico siciliano (capperi e olive), guacamole di pomodoro ramato e chips di ortaggi.

Food experience a 360 gradi

Una food experience siciliana a 360 gradi che ha posto l’accento soprattutto sul mare e i suoi prodotti. Come con la “Mattanza”, una tartare di tonno rosso con mandorle pizzute, menta piperita, limone e cipollotto in agro, e con “Mondello”, un Sicily-roll aromatizzato in chiave siciliana con battuto di pesce e salsa leggermente piccante. Spazio infine ad “Acquasanta”, una zuppetta fredda di crostacei al vapore in tre ecosistemi ed erbe spontanee, e “Acqua di cielo”, un mix di tartare di pesce fresco con note e profumi siciliani. Un evento che sottolinea lo stretto legame dell’Isola sempre più associata al gusto del cibo e viceversa, in una crescita gastronomica- culturale cui anche l’azienda palermitana sta partecipando attivamente.