Padre uccide il figlio nel Catanese, dopo la sparatoria l’aggressione al 118: “Ambulanza danneggiata”

Annunciato uno sciopero simbolico di tre ore l’1 maggio.

via Crispi

118 palermo

“Con profondo rammarico apprendo dell’episodio accaduto questa notte: una nostra ambulanza, impegnata in un intervento di soccorso, è stata colpita. È l’ennesimo atto di violenza che suscita forte preoccupazione e indignazione”. A parlare così dopo la sparatoria a San Gregorio di Catania è il presidente della Seus 118, Riccardo Castro, in una nota.

Un’ambulanza del 118, intervenuta in occasione della sparatoria nella quale un uomo di 60 anni avrebbe ucciso il figlio, è stata danneggiata da alcuni giovani. Appena arrivata, il personale sarebbe stato aggredito verbalmente; successivamente, dopo l’ingresso in villa, qualcuno ha danneggiato l’interno dell’ambulanza che dovrà essere riparata e sostituita.

“Ogni giorno esposti a rischi enormi”

Il direttivo di Coes Sicilia, che rappresenta gli autisti soccorritori, invita a “non ignorare più la crescente pericolosità che gli equipaggi del 118 affrontano quotidianamente durante le missioni di soccorso”, perché “ogni aggressione subita è una ferita per tutti noi, impegnati ogni giorno a salvare vite umane”.

“Ogni giorno – prosegue – siamo esposti a rischi enormi e, per questo, chiediamo con forza maggiore tutela e sicurezza. Rivolgiamo un appello alle istituzioni: aiutateci. La nostra non è una strumentalizzazione. Non chiediamo di essere considerati eroi, né cerchiamo riconoscimenti speciali: chiediamo soltanto rispetto, dignità e sicurezza da parte della cittadinanza e delle istituzioni”.

Lo “sciopero virtuale”

Per “lanciare ancora una volta il nostro grido d’allarme, senza creare disservizi e continuando a svolgere con orgoglio il nostro dovere”, il Coes annuncia uno sciopero simbolico di tre ore l’1 maggio. Dalle 9 alle 12, in tutta la Sicilia, ci sarà uno “sciopero virtuale”, una protesta simbolica con l’applicazione di un adesivo nei mezzi di soccorso. “Continueremo a garantire regolarmente il servizio, ma sarà chiaro il nostro disagio. Non interrompiamo il servizio perché è essenziale per la salute pubblica”.

“Il 1 maggio – annuncia il presidente Castro – sarò al loro fianco, come sempre, i ‘miei ragazzi’, per portare loro la mia vicinanza e il mio sostegno nel segno del rispetto e della gratitudine per il lavoro che svolgono ogni giorno con coraggio e dedizione”.

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