Strage di Monreale, parla il cognato di Salvo Turdo: “Il delirio, poi gli spari”

Parla ai microfoni della trasmissione Mediaset “Pomeriggio 5” il cognato di Salvo Turdo, il giovane ucciso insieme al cugino Andrea Miceli e a Massimo Pirozzi nella strage di Monreale, nella notte tra sabato e domenica. “Il delirio – dice il giovane, presente in quei drammatici momenti in piazza – colpi di casco, tavolini che volano, bottiglie… e poi gli spari. Mio cognato a terra, mio cugino a terra”.
Attimi di estrema concitazione su cui gli inquirenti stanno indagando. Al momento c’è un fermato: Salvatore Calvaruso, 19enne originario del quartiere Zen, accusato di strage con l’aggravante dei futili motivi, porto abusivo e detenzione illegale di arma da fuoco. Tuttavia le indagini puntano a identificare chi quella sera si trovava con lui e avrebbe preso parte alla rissa e fatto fuoco.
“Erano una decina, tutti in motocicletta”, dice incalzato dal giornalista il cognato di Salvo Turdo. Su chi possa avere sparato afferma: “A mio intuito più di una pistola. Sparavano all’impazzata, ad altezza uomo”.