Stimolazione transcranica, cosa è la nuova cura a cui si sta sottoponendo Fedez

Fedez torna a casa, dopo il ricovero in ospedale. In una recente intervista al Corriere, in merito alle sue dimissioni dalla struttura, il rapper ha rivelato di starsi sottoponendo a una particolare cura, di cui ha iniziato un cilo. Si tratta della stimolazione transcranica, ovvero “scosse elettromagnetiche al cervello” definite dallo stesso “non certo piacevoli”.

Cosa è la stimolazione transcranica?

E’ un trattamento neuropsichiatrico volto a contrastare la grave forma di depressione e altri problemi di salute mentale che lo hanno colpito dopo la diagnosi della neoplasia, un raro tumore neuroendocrino del pancreas. La stimolazione transcranica a corrente diretta (tDCS) è un “popolare metodo di stimolazione cerebrale che viene utilizzato per modulare l’eccitabilità corticale. E’ una tecnica che regola i neuroni, basata su un debole flusso di corrente continua, diretta costantemente verso un’unica direzione.

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La stimolazione elettrica arriva al cervello tramite elettrodi che vengono posizionati sul cuoio capelluto o sul collo, con l’obiettivo di modificare l’eccitabilità e l’attività corticale dei neuroni. Diversi studi hanno dimostrato che il trattamento migliora i sintomi depressivi, riduce l’ansia, il dolore e diversi parametri della funzione cognitiva, come spiegato dal National Institute of Health and Care Exellence (NICE) del Regno Unito.

La terapia, non invasiva e non farmacologica, si basa su uno stimolatore portatile a batteria che eroga corrente continua a bassa intensità attraverso due elettrodi in spugna. I due elementi vengono imbevuti di una soluzione salina e posizionati sul cuoio capelluto (o sul collo) del paziente, che resta vigile e sveglio per tutto il trattamento. Come indicato dal NICE, le sessioni durano in media tra i 20 e i 30 minuti . Esse si ripetono quotidianamente per un periodo di tempo variabile. Fedez ha parlato di ciclo annuale, prima di esprimersi sull’efficacia.
 

La nuova cura di Fedez, benifici e rischi

La tecnica, secondo gli esperti, è sicura e ben tollerata. Gli effetti collaterali, se presenti, sono lievi. Tra quelli citati dall’Università Cornell vi sono “leggero prurito, formicolio, o sensazione di bruciore sotto gli elettrodi”, stimoli che svaniscono pochi minuti dopo il trattamento.

Tra gli altri possibili effetti collaterali anche mal di testa, vertigini e lieve affaticamento. Citati in letteratura scientifica anche la nausea – dipendente dal posizionamento degli elettrodi – e la visione di lampi di luce. In genere la raccomandazione è di evitare il trattamento nelle persone che soffrono di epilessia e convulsioni.

Fonte foto: collage by web