Palermo, Mirri: “Chiunque sarà il prossimo allenatore va sostenuto”
Dopo un lungo periodo di silenzio il presidente del Palermo Dario Mirri è tornato a parlare e lo ha fatto in occasione dell’inaugurazione del murale dedicato a Toto Schillaci avvenuta mercoledì sera al Cep.
Questo è il primo passo, mi fa piacere che sia stato progettato proprio al Cep perché è da qui che è partito Totò Schillaci e anche quello da cui è partito il nuovo Palermo” ha esordito Mirri. “Grazie al contributo del Palermo Fc in favore della città in tanti avranno presto la possibilità di giocare in questo spazio. Ricordiamo tutti Totò a Italia ‘90 con quegli occhi meravigliosi realizzati alle nostre spalle: il ricordo più bello è, quando abbiamo costituito il nuovo Palermo sei anni fa, l’aver voluto fortemente che lui giocasse con la maglia rosanero. Il suo sogno era giocare con il Palermo non una semplice partita di esibizione, ma indossare questa maglia: purtroppo negli anni ‘90 questo non è stato possibile per tanti motivi, ma quella sera lui venne e giocò. Questo è l’ultimo ricordo dolce che ho nel cuore.
Sulla stagione complicata dei rosanero: “Non credo che i tifosi del Palermo si fermino davanti alle difficoltà: abbiamo superato 125 anni di storia e fallimenti veri. Quelli sportivi non sono fallimenti. Oggi il Palermo ha una forza e una dimensione che ci permettono di guardare avanti con orgoglio, passione e determinazione. Gli errori si commettono, ma quando si cade ci si rialza. Non ci sono salvatori e colpevoli, bisogna lavorare tutti insieme”. Sul prossimo tecnico? “Non so chi sarà l’allenatore ma chiunque sia va sostenuto”, ha sottolineato Mirri. “Chi è passato da qui ha avuto sulle spalle i segni della fatica, come se fosse l’unico responsabile o l’unico eroe: non è così, ci si carica sulle spalle le responsabilità e si va avanti, dal primo all’ultimo dei tifosi, dei giocatori e dello staff”.