“Fabrizio Cek si è lanciato dal quarto piano”: tiktoker palermitano grave al Villa Sofia

Un tiktoker palermitano, Fabrizio Cek, è ricoverato in gravi condizioni al Trauma Center del Villa Sofia. La causa sarebbe un tentativo di suicidio, un folle lancio dal quarto piano da parte del 33enne. Fabrizio Cek, che vive al quartiere Zen, è diventato popolare su Tik Tok grazie ai suoi video ironici, semplici e spontanei. Una valvola di sfogo per una vita complicata come tante.
Il suo intercalare è proprio la parola Cek, da cui ha preso anche il soprannome che l’ha reso riconoscibile tra chi naviga il mare dei social. Il 33enne ha 18.000 follower su TikTok e una presenza attiva anche su Facebook e Instagram. Il tiktoker è stato spesso bersaglio di insulti, derisioni e minacce, soprattutto online. Degli episodi di cyberbullismo che lo hanno profondamente segnato e che, secondo quanto riportato da alcuni suoi amici più stretti, potrebbero aver contribuito al gesto estremo compiuto qualche giorno fa.
La vicenda di Fabrizio Cek apre un dibattito, già ampiamente discusso per altri casi analoghi, sul peso delle parole in rete. In merito è anche intervenuta la presidente dell’ordine degli psicologi, Enza Zarcone, che ha dichiarato all’Adnkronos: “Insulti, denigrazione, umiliazioni pubbliche: ciò che una volta sarebbe stato considerato inaccettabile oggi sembra legittimato dalla velocità e dall’anonimato della rete. Dietro ogni parola scritta c’è un impatto reale: psicologico, relazionale, esistenziale. Perché la rete è uno spazio di vita, non virtuale, ma reale”.
Secondo la Zarcone l’odio online non avrebbe una origine univoca: “Come deficit empatici, scarsa alfabetizzazione emotiva, modelli culturali aggressivi, dinamiche di gruppo che amplificano l’aggressività. Ma anche una profonda fragilità identitaria che, nel giudizio e nell’attacco all’altro, cerca un senso di potere o di appartenenza”.