La Sicilia verso l’arancione. Musumeci: «Con questi numeri è inevitabile»

Si avvicinano le soglie che portano alla stretta. Gli esperti prevedono il cambio di colore per il 17 o il 24 gennaio. Musumeci: “L’addio al giallo inevitabile”. Lo statistico Muggeo “Terapie intensive oltre il tetto fra undici giorni”

arancione

La Sicilia ieri ha raggiunto un nuovo record: 6.415 nuovi casi Covid in un giorno, 40 morti e più di mille ricoverati in corsia. Con questi numeri l’Isola rischia dal 17 gennaio la zona arancione. Nella migliore delle ipotesi dal 24. Anche il presidente della Regione Nello Musumeci ha paura, e, come scrive Repubblica, ha espresso le sue preoccupazioni pubblicamente, a Palazzo d’Orleans: «Con questa tendenza ─ ha detto ─, la zona arancione sarà inevitabile. Ma con i nuovi parametri chi si è già vaccinato e ha avuto anche la terza dose potrà muoversi senza restare recluso tra le mura domestiche. Possiamo solo lanciare appelli al rispetto delle norme, per evitare di andare in zona arancione. Spero che non accada».

I PARAMETRI

Le nuove regole prevedono che la zona arancione scatti quando l’incidenza dei contagi è uguale o maggiore a 150 casi settimanali ogni centomila abitanti, che i posti letto in area medica occupati dai pazienti Covid siano superiori al 30 per cento e quelli di terapia intensiva al 20 per cento. Il primo parametro, quello dei casi settimanali è già ampiamente superato. Negli ultimi quindici giorni si è passati da 174 nuovi casi settimanali su centomila abitanti a 558 su centomila, con un incremento del 135 per cento. Colpa della variante Omicron, che è più diffusiva. Secondo il commissario provinciale Covid Renato Costa, a Palermo, dove ieri sono stati trovati 1.100 nuovi contagiati, è già al 70 per cento. Comunque Costa dice: «Non è necessariamente un brutto segno. Omicron è più diffusiva ma meno aggressiva, e sta diventando endemica».

DATI ALLARMANTI

Ma se vero che la nuova variante è meno virulenta e che la terza dose di vaccino protegge, è pur vero che con questa crescita dei casi e con i 600mila non vaccinati ancora in giro, la pressione sugli ospedali è in crescita. E si rischia la zona arancione. Come spiega Vito Muggeo, professore di Scienze economiche, statistiche e aziendali : «Nell’ultima settimana ─ ha detto ─ c’è stato un aumento del 27 per cento dei posti letto occupati in area medica e del 30 per cento in Terapia intensiva. A questo ritmo, il 30 per cento della disponibilità dei posti ordinari (ovvero 1.103) sarà raggiunta in otto giorni, mentre per le Terapie intensive il valore soglia del 20 per cento (171 posti) sarà raggiunta tra undici giorni».

In base a questa previsione, i parametri da zona arancione potrebbero essere superati prima del responso della Cabina di regia ministeriale che si pronuncerà il 15 gennaio. E il passaggio di colore entrerebbe in vigore lunedì 17. Nella migliore delle ipotesi, accadrà una settimana dopo, il 24 gennaio.