“Giustizia per Aaron”, tanti in piazza Croci a Palermo per manifestare contro l’uomo che ha bruciato il suo cane – VIDEO

Aaron

“Giustizia per Aaron”, l’urlo degli oltre cento manifestanti che si sono ritrovati sabato pomeriggio in via delle Croci a Palermo per protestare contro Carmelo Russo, l’uomo che qualche giorno fa ha bruciato vivo il suo cane, Aaron. L’animale è morto nella notte di giovedì. 

Una risposta forte quella dei palermitani che si sono ritrovati tutti insieme in piazza a chiedere leggi più severe contro chi maltratta gli animali. Tantissimi i fiori e bigliettini che sono stati attaccati al palo dove martedì sera il piccolo Aaron è stato bruciato vivo Aaron. 

Segnalazioni ignorate, “Il cane poteva essere salvato”

“In tanti hanno chiamato – dicono gli animalisti – il numero di emergenza per segnalare la sera prima che l’animale era
legato sotto la pioggia. Oltre al 112 sono stati chiamati gli agenti della polizia municipale e tutti hanno detto che non era
loro competenza intervenire. Per questo presenteremo una denuncia in procura per accertare chi ha risposto lo scorso 8
gennaio al numero di emergenza e agli agenti di polizia municipale e non è intervenuto. Per loro chiederemo alla procura
di indagare”.

“Vogliamo sapere chi è stato il funzionario dell’Asp di Palermo che ha consentito il passaggio di proprietà
del povero Aron, fatto il 5 gennaio, quattro giorni prima che è stato dato alle fiamme al povero Pitbull. Chiediamo di sapere
come sia stato possibile registrare il passaggio di proprietà”.

Il consigliere Glorioso cacciato dalla manifestazione 

Momenti di tensione tra i manifestanti e il vice presidente dell’Ottava Circoscrizione Nicola Glorioso il quale ha espresso la sua idea sulla vicenda, scatenando l’ira della folla. L’intervento della polizia ha scongiurato il pezzo. “Chiaramente sono vicino a chi ha preso a cuore la situazione – ha detto Glorioso – ciò che è accaduto è di una gravità inaudita. Ma non si può manifestare tutta questa rabbia nei confronti di un soggetto psicolabile, tossicodipendente, che non è in sé. È una persona che non è in grado di ragionare e per questa mia affermazione, penso condivisibile, sono stato aggredito da persone che senno non ne hanno, quindi sono altrettanto fuori di testa”.

Tanti i cittadini presenti, molti dei quali in compagnia di cani, che hanno chiesto l’intervento concreto delle istituzioni. “Per me è importante che la città sia sicura – dice Sabrina Madia, una residente – cosa che non è più da tempo. Il nostro primo cittadino non ci sta rappresentando e per un soggetto come questo si devono prendere seri provvedimenti. Oggi è stato un cane, domani può essere un bambino. Chiediamo sicurezza, non ci muoviamo senza risposte da parte del Comune, che deve garantire tranquillità ai suoi cittadini”.

Successivamente la manifestazione si è spostata sotto Palazzo delle Aquile per chiedere al sindaco Lagalla un contributo maggiore su questa terribile vicenda. Intanto la Procura di Palermo ha messo Carmelo Russo tra gli indagati per maltrattamento di animali e il Comune si costituirà parte civile.

L’ufficio legale dell’associazione Oipa, Organizzazione internazionale protezione animali, invierà inoltre istanza al sindaco , affinché emetta un’ordinanza interdittiva che vieti all’uomo, nonché ai suoi familiari e ai suoi conviventi, di detenere animali.

VIDEO – In centinaia a piazza Croci per chiedere giustizia per il cane 

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