Come riconoscere i cibi pericolosi | Ecco quali sono e i loro effetti: se non li eviti finisci in ospedale

Alcuni alimenti possono provocare degli effetti non propriamente salutari nel lungo periodo. Quali sono e come si possono riconoscere 

Mangiare dei cibi poco salutari è un peccato che almeno di tanto in tanto si concedono un po’ tutti. Il problema è quando questa condotta nutrizionale diventa una costante. Ovviamente si tratta di un assunto piuttosto risaputo, ma nonostante ciò molte persone non riescono proprio a resistere.

Un’ulteriore conferma (qualora ce ne fosse bisogno) è arrivata da uno studio pubblicato di recente sul British Medicinal Journal. Nella ricerca sono state coinvolte quasi 10 milioni di persone e sono stati riscontrati 32 effetti dannosi per la salute.

La principale minaccia è data dai cibi ultraprocessati così come testimoniato dal dietista Loreto Nemi a “Fanpage.it” che sono diventati di uso sempre più comune. Molti sono rapidi da preparare altri ancora si possono mangiare al momento e ciò è un incentivo per chi è un po’ pigro ai fornelli.

Questo trend oltre ad un presunto risparmio di tempo non porta nessun altro beneficio, anzi di fatto è controproducente e può sfociare in conseguenze davvero pericolose. Scopriamo insieme quali possono essere.

Cibi utraprocessati: quali possono essere pericolosi

In particolar modo bisognerebbe stare alla larga ai piatti pronti che troviamo nel banco frigo che riportano sull’etichetta delle diciture del tipo “Pronto in 2 minuti nel microonde”. Sulla stessa scia si possono annoverare anche le bevande zuccherate e gli snack, le barrette e alcuni yogurt ai quali vengono aggiunti zuccheri o cereali.

Di fatto oggi siamo circondati da questi prodotti e alle volte non è semplice resistere. Al tempo stesso bisognerebbe essere consci di ciò a cui possono portare soprattutto per coloro che hanno già altre cattive abitudini come esempio il fumo.

A quali conseguenze si va in contro mangiando spesso questi alimenti

Partendo dagli aspetti meno gravi la trasformazione del cibo ha praticamente due conseguenze. La prima è che impoverisce il contenuto nutrizionale con il prodotto finale che diventa un agglomerato di calorie, grassi e zuccheri malsani. In sintesi si può tranquillamente affermare che si tratta di qualcosa che sazia ma non nutre.

L’aspetto più inquietante è quello relativo alle possibili patologie che possono provocare questi alimenti catalogabili come “junk food”. Col passare degli anni possono portare all’aumento del rischio di eventi cardiovascolari, diabete e malattie del metabolismo lipidico come il colesterolo alto. La presenza di grassi idrogenati e zuccheri in elevata quantità sono i fattori che contribuiscono a questi scenari che sarebbe meglio scongiurare.