Non abbandonateli al loro destino: per i 260 lavoratori Sky chiesto intervento del Governo

La manifestazione di stamattina ha già sortito un primo importante effetto: per venerdì 19 giugno, è arrivata la convocazione dal Ministero per il cambio d’appalto Sky

La questione è di quelle che più spinose non si può, tale da impensierire in primis il sindaco Orlando e l’amministrazione comunale tutta, preoccupati per le sorti dei dipendenti Almaviva, impegnati sulla ormai ex commessa Sky e che ancora non hanno una garanzia di continuità occupazionale. Stamattina alle 9, l’appuntamento era in piazza Indipendenza, per una manifestazione definita statica per rispetto alle leggi anti covid19. Tutti in mascherina e distanziati di almeno un metro gli operatori palermitani, ma, vicini più che mai nel fare sentire alto il proprio grido di allarme per una situazione dai contorni sfocati. 

Una manifestazione, quella dei lavoratori palermitani che ha già sortito un primo effetto, visto che, nel pomeriggio è arrivata dal Ministero la convocazione per il cambio d’appalto Sky. Ecco il testo integrale:

Presente anche l’assessore al Lavoro Giovanna Marano che, unitamente a Orlando ha dichiarato.”Chiediamo alla Ministra Catalfo di convocare con urgenza il tavolo già insediato, affinché sostenibilità sociale e innovazione si intreccino in maniera feconda in questa vertenza e invitiamo al senso etico di responsabilità tutti i soggetti coinvolti, per garantire a Palermo un percorso di crescita e transizione digitale del valore del lavoro dei call center. I tempi ormai brevi delle scadenze previste, impongono che la clausola sociale sia applicata rapidamente, in maniera efficace, confermando diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e benefici per la molteplice presenza delle più grandi aziende nazionali del settore sul nostro territorio”.

Già, tempi  brevi che impongono prese di posizioni nette, con l’obiettivo di sollevare dalla crescente ansia ben 260 lavoratori. Gente che negli anni, all’interno dei call center ha sempre assicurato la massima professionalità. Nel rispetto, e dei clienti e dell’azienda Sky. Operatori con famiglie al seguito che non possono, anzi, non devono essere abbandonate al loro destino. Men che meno parlando nel contesto di una città come Palermo, piegata di suo dalla crisi economica, e atterrata in seguito dalla mazzata Covid-19. Gettare per strada un così elevato numero di persone sarebbe un ulteriore, disperato passo verso quella tanto paventata voragine chiamata bomba sociale. Lo sanno, e per questo si battono come leoni i sindacati, che Palermo Live ha prontamente contattato.

In un comunicato univoco, fanno sapere che:

Una delegazione sindacale e di lavoratori è stata accolta dal capo di Gabinetto del Presidente, dott. Ceglia.
La delegazione ha esposto i temi dello sciopero odierno, soffermandosi sia sulle criticità proprie di Almaviva che sul cambio di appalto della commessa Sky, con la difficoltà legata alla mancata applicazione, ad oggi, della clausola sociale.
Alla Regione è stato chiesto sia un intervento istituzionale a sostegno dell’occupazione sul territorio che un impegno a sostenere la riconversione dei lavoratori verso il nuovo modello di SKY.
Il dott. Ceglia si è impegnato a contattare Sky per insistere sul rispetto della Clausola sociale a garanzia dei lavoratori palermitani ed ha comunicato alla delegazione al tavolo che le risorse per la formazione, ad oggi, sono ancora disponibili in quanto non impegnate in altri progetti.
Le parti si sono aggiornate  in attesa di conoscere l’esito del colloquio tra la Regione ed il committente.
Le OO.SS. hanno sottolineato l’importanza e l’urgenza della risoluzione della vertenza SKY e la necessità di non creare precedenti pericolosi sulle clausole sociali, anche alla luce  paese. 
Per le vie brevi giungono informazioni su incontri istituzionali che verranno convocati nella prossima settimana”. 

“Palermo non si può permettere di avere 260 famiglie che perdono il posto di lavoro. La nostra città non ha alternative, non siamo a Milano o al nord in generale dove immaginare di trovare un lavoro dopo averlo perso è possibile. Il call center è la cosidetta fabrica del 2000, un comparto da mantenere assolutamete, divenuto fondamentale non solo nella nostra città ma in Sicilia in generale, dove occupa qualcosa come 5.000 dipendenti”. A parlare è Salvo Seggio del sindacato Rsu Fistel Cisl

“Bisogna dare una accelerata perche il tempo stringe. Sky non può pensare di eludere una norma di legge costata fatica a migliaia di lavoratori, Almaviva deve disegnare un progetto vero di rilancio in ambito CRM e va costruita una politica industriale per il settore puntando anche su formazione e riqualificazione e le istituzioni devono essere garanti per il lavoro di queste persone che da troppo tempo subiscono.” Questa invece la dichiarazione di Massimiliano Fiduccia, della Slc Cgil Palermo e Rsu Almaviva.

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