A Brancaccio il ricordo di Padre Pino Puglisi, Lagalla: “Lavoriamo per la riqualificazione della costa sud”

Tra le varie iniziative in memoria del Beato ucciso trent’anni fa da Cosa Nostra, l’incontro di oggi alla presenza del presidente del Consiglio Comunale Giulio Tantillo, di quello della II Circoscrizione Giuseppe Federico e del sindaco Roberto Lagalla

Il 15 settembre saranno esattamente trent’anni dalla morte di don Pino Puglisi, il sacerdote di Brancaccio il cui nome, in realtà, non ha bisogno di presentazioni. Ucciso nel giorno del suo 56esimo compleanno, l’oggi Beato Pino Puglisi è la prima vittima di mafia riconosciuta come martire dalla Chiesa. Un esempio mastodontico il suo, che la città ha ricordato anche qualche mese fa in occasione del 399esimo Festino di Santa Rosalia: le celebrazioni furono dedicate a lui e al missionario laico Biagio Conte, entrambi sognatori d’una Palermo migliore.

Padre Pino Puglisi, il ricordo a Brancaccio 

Il Centro di Accoglienza Padre Nostro, fondato dal sacerdote, si appresta così a una serie di iniziative che si aggiungono a quelle che hanno già avuto luogo nel mese di maggio. Non saranno le uniche. Nella giornata di ieri, 10 settembre, i ragazzi della II Circoscrizione, ad esempio, hanno già potuto fare un giro sul “Treno del Beato”, promosso dall’associazione San Calogero, che ha toccato varie tappe, tra cui l’area di piazza Beato Padre Pino Puglisi, la chiesa di San Gaetano di Brancaccio e l’area murales dello Sperone.  

Stamani, invece, il Consiglio Comunale di Palermo ha tenuto una seduta speciale nella piazza intitolata al Beato per sottolineare la presenza dello Stato sul territorio della II Circoscrizione. Presenti, tra gli altri, il presidente del Consiglio Comunale Giulio Tantillo, quello della Circoscrizione Giuseppe Federico e il sindaco Roberto Lagalla. 

“Ricordiamo questa figura maestosa – ha sottolineato nel suo intervento Giuseppe Federico -. Lui è stato oltre che un uomo, un sacerdote e un maestro di vita per questo territorio. E abbiamo un compito: non perdere quello che lui ci ha lasciato, i suoi insegnamenti“. Rimarcando l’azione pedagogica dell’operato del sacerdote, il presidente della Circoscrizione ha così chiesto la riapertura dell’auditorium Di Matteo. “Per noi è un presidio di legalità da restituire alla collettività a Brancaccio perché Padre Puglisi lì ha celebrato le ultime sue messe”, ha aggiunto.

La riqualificazione della costa sud

Tra i temi affrontati anche la riqualificazione della costa sud. Un obiettivo rimarcato dal presidente del Consiglio Comunale Giulio Tantillo: “Se tra un anno tornassimo qui con la bonifica della costa sud e se aggiungiamo qualcosa per questa piazza – dove c’è un progetto che so che viene seguito dall’Amministrazione – io credo che daremo una giusta risposta e avremo fatto qualcosa per quel cammino, come diceva Padre Pino Puglisi, del saper guardare avanti”.

A sottolineare questo aspetto, in conclusione del suo intervento, anche il sindaco Lagalla. Qualcosa che “mi auguro – ha sottolineato il primo cittadino – che tutta quest’amministrazione, nella sua componente di maggioranza e opposizione, potrà regalare a questa Circoscrizione”.

“Questa Circoscrizione da sessant’anni nel silenzio di tutti – non voglio dire complice ma certamente interessato – ha subito una violenza e uno stupro – ha proseguito -. La violenza e lo stupro ambientali sono quelli che hanno visto tutti gli sfabbricidi della devastazione del Liberty palermitano gettati lungo questa costa fino a farle cambiare sembianza morfologica e orografica”.

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