Venezia – Palermo, le pagelle: super Brunori è risorto, Lucioni da clonare

Terni

Il Palermo si mette alle spalle il brutto ko del Barbera contro il Cosenza regalandosi una vittoria pesantissima in casa del Venezia per 3-1. Protagonista assoluto capitan Brunori, autore di una tripletta. Di seguito le pagelle con i migliori e i peggiori rosanero in campo oggi:

VENEZIA: Joronen 6; Candela 5,5 (dall’82’ Cheryshev s.v.), Altare 6, Idzes 5, Sverko 5,5; Busio 4,5 (dal 69′ Andersen 6), Tessmann 6,5, Lella 6,5 (dal 69′ Bjarkason s.v.); Johnsen 6, Pohjanpalo (C) 7,5, Gytkjaer 5 (dal 69′ Pierini 4,5). All. Vanoli. 

PALERMO: Pigliacelli 6; Mateju 6,5 (dal 73′ Nedelcearu 6), Lucioni 7, Ceccaroni 6, Lund 6,5 (dal 64′ Aurelio 6); Vasic 5 (dal 77′ Henderson 6), Gomes 6, Coulibaly 6,5; Insigne 6 (dal 64′ Segre 6), Brunori (C) 8,5, Di Francesco 6 (dal 64′ Mancuso 6,5). All. Corini. 


I MIGLIORI DEL PALERMO

Brunori: Capitan Matteo è tornato, finalmente. Una partita “catartica” la sua, giocata con il sangue agli occhi e con quella freddezza negli ultimi metri che nelle scorse settimane gli era mancata. Dopo la rete su rigore (procurato da Lund, ma propiziato da una sua splendida imbeccata in area) si scrolla di dosso ansie e malumori per tornare l’attaccante grintoso e caparbio che conosciamo. È mancata un po’ di continuità nell’approvvigionamento di palloni giocabili vista anche la qualità degli avversari, ma ha avuto il merito di restare sempre sul pezzo e di aiutare la squadra anche in fase di ripiegamento. Pazienza e sacrificio ripagati nella ripresa dalla rete dell’1-2. Una rete di rapina, cattiva, cercata e strappata ad un altro pilastro di questo Palermo: super Lucioni. Ciliegina sulla torta l’1-3 che chiude la partita su assist di Mancuso. Davvero tutto perfetto. 

Lucioni: Clonatelo, allungategli la carriera. Questo “ragazzo” di 36 anni ha dimostrato, oggi più che mai, di essere un elemento imprenscindibile per la difesa rosanero. Contro il Venezia ha messo in mostra il meglio del suo repertorio: carisma, chiusure brucianti e coraggio in area avversaria. Non solo fronteggia alla grandissima la classe di Pohjanpalo, ma si offre come vero e proprio “play” aggiunto della manovra palermitana. Un giocatore così mancava al Palermo davvero da tanto tempo. Adesso godiamocelo. 

I PEGGIORI DEL PALERMO

Vasic: Schierato dal primo minuto a sorpresa, la giovane promessa ex Padova non convince in toto. Una partita generosa ma priva di “contenuti”, eccezion fatta per qualche timida sovrapposizione offensiva. A nostro avviso, non è con questo modulo che Vasic può esprimersi al meglio delle sue potenzialità. Il futuro, in ogni caso, è tutto dalla sua parte. 

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