Vanessa Ballan, l’autopsia: prima picchiata con un martello, poi uccisa con 8 coltellate

L’assassino avrebbe colpito al capo e al volto Vanessa, usando lo stesso martello con il quale ha frantumato la porta a vetri per entrare

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I primi esiti dell’autopsia effettuata stamattina dal mendico legale Antonello Cirnelli, incaricato dalla Procura di Treviso, permettono di ricostruire come è è stata uccisa Vanessa Ballan. La giovane mamma è stata colpita da Bujar Fandaj con otto coltellate, di cui sei profonde e due superficiali, ed è morta molto rapidamente. Per ucciderla l’uomo ha usato una lama lunga 20 centimetri, ed ha inferto otto pugnalate, tutte concentrate sul torace, alcune delle quali molto profonde. Due fendenti hanno lesionato entrambi i polmoni mentre una coltellata ha trapassato da parte a parte il cuore. L’assassino avrebbe addirittura girato l’asse della mano che impugnava l’arma, per essere certo che il colpo fosse letale.

Picchiata prima di essere uccisa

L’autopsia ha accertato che prima delle coltellate la vittima è stata picchiata. Sono state infatti trovate contusioni al capo e al volto, e ferite da difesa sulle mani, come già emerso dalla prima ispezione cadaverica. Bujar Fandaj avrebbe colpito la donna con lo stesso martellò che ha usato per frantumare la porta a vetri ed entrare di sorpresa nella casa di Vanessa. Confermata anche la gravidanza della donna: era arrivata all’incirca alla dodicesima settimana di gestazione. Nei prossimi giorni sarà eseguito sul feto anche un test per accertare la paternità