Gesù diventa ‘Cucù’, a scuola scoppia la polemica per le canzoncine di Natale

Tolti i riferimenti cattolici perché ci sono anche bambini non cristiani, ma nella chat dei genitori è esplosa la protesta

cucù

Nella scuola elementare “De Amicis” di Agna, un paese in provincia di Padova, per la recita di Natale le maestre hanno deciso di togliere i riferimenti religiosi e nel testo interpretato dai bambini hanno cambiato il nome “Gesù” con “Cucù”. Come riportato dal Gazzettino, per non creare disagi nelle famiglie dei bambini di altre religioni, il personale docente ha fatto alcune variazioni rispetto a una recita più tradizionale, con riferimenti al Natale cattolico. La scelta però ha scontentato tante famiglie che hanno protestato con messaggi nelle chat di genitori. È scoppiata una bufera di polemiche, con le conseguenti prese di posizione di alcune famiglie che non hanno fatto partecipare i propri figli alla recita.

Gesù diventa ‘Cucù’

Nel dettaglio, la modifica più evidente è quella riferita alla frase “sta per nascere Gesù”, sostituita con “dall’alto fa Cucù”. Un’altra variazione ha riguardato la frase “dove gli angeli preparano il Natale di Gesù”: al suo posto “tutti insieme preparano una festa nel cielo blu”. Si sono aggiunte poi altre modifiche e sostituzioni per la parola “angeli” e, infine, la frase “felice giocare con Gesù” è diventata “felice giocare e fare festa”.

Le proteste dei genitori

“All’inizio non ci potevo credere – ha commentato un genitore – poi quando mia moglie mi ha fatto vedere i fogli con le frasi che inizialmente avrebbero dovuto cantare, tagliati su determinate parole, non ci ho più visto. Non è possibile che si debba arrivare a questi livelli, tra l’altro senza che i genitori siano messi al corrente delle idee delle maestre”.

Un altro genitore ha aggiunto: “Ho immediatamente contattato il sindaco Gianluca Piva, il quale si era detto molto dispiaciuto nell’apprendere questa notizia e che si sarebbe interessato in prima persona, verificando con la scuola il motivo di questa decisione. Poi non ho più avuto sue notizie. Mi sono anche rivolto al parroco don Fabio Bertin, il quale mi ha detto che sono cose che possono succedere”.

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