Un errore di comunicazione alla base della strage dei cinque operai travolti dal treno

I magistrati stanno cercando di capire dove sia saltata la comunicazione o se c’è stato un errore nella trasmissione delle informazioni

incidente

La procura di Ivrea indaga per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo in merito all’incidente che, a Brandizzo, nel Torinese, lungo la linea ferroviaria Torino-Milano, ieri notte è costato la vita a cinque operai, travolti da un treno in transito. Nella vicenda ci sono ancora molti punti non chiari. Uno riguarda la velocità del treno, ma le Fs con un cominicato su questo argomento hanno già messo un paletto : “Per quanto riguarda la velocità del treno investitore, le condizioni della linea gli consentivano in quel tratto di raggiungere una velocità massima di 160 km/h”. Invece ci sarebbe un errore di comunicazione alla base della tragedia di Brandizzo. Come emerge dalle prime ricostruzioni, i cinque addetti alla manutenzione dei binari, tutti dipendenti della società Sigifer di Borgo Vercelli, sono stati travolti dal locomotore a causa di un errore di comunicazione.

Si cerca di capire dove sia saltata la comunicazione

Secondo le prime indagini, il macchinista del convoglio, ancora sotto shock per la tragedia, non sapeva nulla delle manutenzioni in corso al binario 1. Né, tantomeno, avrebbe visto i lavori in corso. Il macchinista e il personale del treno non avrebbero saputo nulla della presenza lungo i binari degli operai e sarebbe saltato qualcosa nei meccanismi di avviso sui lavori in corso. Una donna che abita lungo la ferrovia ha detto a LaPresse: “Abbiamo sentito un boato, nient’altro. Il treno non ha fischiato, niente di niente“. Ed ha raccontato: “Mio marito mi ha chiesto se fosse normale. In un primo momento ho addirittura pensato a un cedimento del sottopasso”.

Dunque si indaga sull’errore di comunicazione. Tra i primi atti di indagine gli inquirenti acquisiranno le immagini delle telecamere di sorveglianza e andranno sentiti gli altri operai addetti alla manutenzione della ferrovia che stavano lavorando su un binario diverso. I magistrati cercano tutta la documentazione su lavori e appalti in corso. Come e da chi fossero stati disposti e quali misure di sicurezza dovessero osservare gli addetti della Sigifer. Inoltre cercheranno di capire dove sia saltata la comunicazione o se c’è stato un errore nella trasmissione delle informazioni.