Un destino migliore, il racconto di un riscatto dal sapore tutto siciliano: dal 28 novembre al cinema

un destino migliore

È un film dedicato ai giovani che vuole raccontare l’importanza dello studio” con queste parole il regista Gaetano Di Lorenzo introduce la sua opera prima Un destino migliore, durante la conferenza stampa tenutasi questa mattina al Cineteatro Lux di Palermo.

“Ho cercato di raccontare la rinascita di Giovanni Catalano, interpretato da Matteo Aluia,– continua il regista – cresciuto nella periferia di Palermo, che non avendo il supporto della famiglia è finito nelle mani della criminalità. Giovanni riesce a cambiare alla sua storia grazie alla professoressa Luisa, interpretata da una straordinaria Stefania Blandeburgo”.

Stefania Blandeburgo: “Per Luisa aiutare i suoi allievi è una missione”

Il riscatto e la rinascita sono dunque due dei temi cardine di questo film che vengono affrontati dal personaggio di Giovanni. Un riscatto che avverrà grazie all’aiuto della sua professoressa con cui instaurerà un legame molto forte.

Il rapporto tra Giovanni e Luisa più che un rapporto alunno\professore è un rapporto quasi madre\figlio – spiega Matteo Aluia. – Un rapporto molto intenso, in cui c’è anche attrito per il fatto di essere due figure diametralmente opposte”.

A raccontarci il personaggio di Luisa è invece Stefania Blandeburgo: “Per Luisa aiutare i suoi allievi è una missione. Ciò che mi unisce a lei è sicuramente la determinazione e il non avere paura. Lei è una donna che fa un mestiere difficile in un contesto in cui la figura maschile è considerata di più di quella femminile purtroppo”.

La Trama

Un destino migliore racconta la storia di Luisa, interpretata da una brillante Stefania Blandeburgo, donna forte che vive il suo mestiere di insegnante, come una vera vocazione. Da sempre impegnata ad aiutare gli alunni più bisognosi, augura a tutti i suoi allievi, spesso vittime degli ambienti malavitosi in cui vivono “Un destino migliore”. In una scuola media di periferia, Luisa ha incontrato, anni prima, Giovanni, ragazzo volenteroso che ha abbandonato gli studi, dopo che il padre è stato condannato per omicidio.

Luisa decide, allora, di dare ripetizioni private al ragazzo, finito agli arresti domiciliari, affinché possa diplomarsi con la speranza di toglierlo dalla strada e regalargli un avvenire diverso. Compito assai complicato, viste le reticenze del ragazzo, il suo carattere indomito e le sue pericolose amicizie. Dinamiche che, però, non faranno arrendere Luisa, che, sebbene ci sia chi le suggerisce di “non aiutare chi non vuole essere aiutato”, non demorde dal suo intento.

L’ambientazione

Il film è ambientato nel quartiere Zen di Palermo. Ed è una costante contrapposizione tra la volontà di cambiamento e la difficoltà di venire fuori da certe situazioni. La lotta di Luisa per far accettare le sue scelte alla famiglia, ai colleghi si accosta, così, alla lotta interiore di Giovanni, che vuole una rivincita al destino ereditato, ma da cui è difficile distaccarsi completamente.

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