Stop alle discriminazioni: l’oblio oncologico è legge, e tutela i diritti dei guariti di cancro 

Via libera definitiva dal Senato alla legge che tutela le persone che hanno avuto malattie oncologiche e
risultano clinicamente guarite

Anche in Italia, finalmente, l’oblio oncologico è diventato legge, e quindi viene sancito l’oblio per coloro che sono stati affetti da queste patologie-  Eliminando, quindi,  le discriminazioni,  e tutelando anche i diritti delle persone che sono state affette da cancro. Da adesso, in caso di richieste di adozione, mutui, assicurazioni, o di procedure concorsuali, nessuno potrà più richiedere informazioni su eventuali problemi oncologici del passato. Da un punto di vista pratico, non sarà più ammessa la richiesta di informazioni sullo stato di salute relativamente a patologie oncologiche il cui trattamento attivo si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di dieci anni alla data della richiesta. Al Garante è attribuita la protezione dei dati personali, e la funzione di vigilanza sulla corretta applicazione delle nuove disposizioni. La guarigione clinica, quindi, corrisponderà effettivamente a quella giuridica

Il ministro Schillaci: “Una legge di civiltà”

Il via libera definitivo e all’unanimità al disegno di legge è arrivato oggi dall’Aula del Senato, dopo l’ok già ricevuto dalla Camera, con 139 voti favorevoli. Un lungo applauso con i senatori in piedi ha seguito il voto dell’assemblea. Plaudono oncologi e associazioni ed il ministro della Salute Orazio Schillaci ha parlato di una una legge di civiltà. “Con l’approvazione definitiva della legge, che il Governo ha fortemente sostenuto – ha affermato Schillacivinciamo una battaglia di civiltà a difesa delle persone guarite dal cancro. Ringrazio i parlamentari di tutte le forze politiche che con questo prowedimento hanno contribuito a restituire alle persone che si sono lasciate alle spalle un tumore la possibilità di vivere una vita piena senza steccati e discriminazioni”. Gli italiani interessati dall’oblio oncologico perché considerati guariti sono un milione, a fronte di 3,6 milioni che vivono con una diagnosi di cancro.