I genitori di Kata si affidano ad una sensitiva peruviana e gli avvocati se ne vanno

“Hanno da sempre manifestato e continuano a manifestare diffidenza nei confronti degli inquirenti, e ascoltano una sedicente sensitiva peruviana”

kata

La piccola Kataleya Alvarez, ‘Kata’, è scomparsa ormai da circa sei mesi dall’ex hotel Astor a Firenze, dove viveva con la famiglia.  E ancora non c’è  nessuna novità, tranne quella che gli avvocati Sharon Matteoni e Filippo Zanasi, insieme al generale Luciano Garofano, il pool cha finora ha assistito i genitori della bambina, hanno dichiarato in una nota di “rinunciare congiuntamente all’assistenza legale e tecnico scientifica finora garantita”. Quindi non seguiranno più “Chicllo Romero Miguel Angel e Alvarez Vasquez Carmina Catherine, genitori della piccola, scomparsa misteriosamente il 10 giugno 2023». Perché sono infatti venute meno le condizioni che possano assicurare un benché minimo rapporto fiduciario con i nostri assistiti”, hanno sottolineato.

“Più che delle forze dell’ordine si fidano di una sensitiva peruviana “

Nel comunicato il gruppo ha precisato i motivi dell’abbandono. Dovuti “sia per la diffidenza che costoro hanno da sempre manifestato e continuano a manifestare nei confronti degli inquirenti, cui va invece riconosciuto il merito di aver svolto un enorme lavoro investigativo e di ampia e costante disponibilità nei riguardi della coppia, quanto per l’emersione di ipotesi ricostruttive dei fatti pervenute direttamente ai nostri assistiti, puntualmente rappresentate agli inquirenti, frutto dei suggerimenti di una sedicente sensitiva peruviana”. Suggerimenti che “non hanno trovato alcun fondamento pur a seguito di autonome indagini difensive che ne smentiscono la sussistenza e che gli scriventi non intendono condividere, né promuovere a tutela della loro onorabilità e professionalità”.

I legali e Garofano hanno espresso “gratitudine nei confronti dell’avvocato Claudio Falleti e di tutto il suo staff, della psicologa Silvia Pratali e della dottoressa Adriana Lerga per il prezioso apporto collaborativo che costoro, ciascuno per la propria specifica competenza professionale, ha messo a nostra disposizione”.

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