Scommesse clandestine e debiti, tre persone fermate per l’omicidio dello Sperone

Caruso

Estorsione sui proventi illeciti delle scommesse clandestine e un debito maturato nei confronti della vittima. Sarebbero questi i moventi che hanno portato al fermo di tre persone per l’omicidio di Giancarlo Romano.

Il 37enne è stato ucciso ieri, in tarda serata, in seguito a una sparatoria avvenuta prima di fronte a una sala scommesse sita in Corso dei Mille, poi culminata allo Sperone.

I reati contestati

I tre indagati sono ritenuti responsabili a vario titolo di omicidio, tentato omicidio, porto abusivo d’arma da fuoco e tentata estorsione, reati aggravati dal metodo mafioso.

La ricostruzione dei fatti è avvenuta mediante la visione delle immagini registrate dalle telecamere di video sorveglianza installate nella zona, nonché in virtù dell’attività di riscontro degli elementi assunti nel corso delle numerose perquisizioni effettuate dagli investigatori. Nel corso delle stesse venivano anche rinvenute due armi utilizzate negli scontri a fuoco.

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