Ruba i risparmi di un’anziana promettendo un lavoro per il nipote, sequestro da 38mila euro nel Palermitano

La nonna aveva persino svincolato una polizza vita pur di consegnare quanto richiesto all’indagata, che le aveva promesso di inserire il nipote disoccupato all’interno di un progetto imprenditoriale, poi rivelatosi inesistente

anziana

Sequestro preventivo da 38.010 euro nei confronti di una donna di Marineo, nel Palermitano, che nel mese di agosto era stata denunciata per aver truffato un’anziana. Ad eseguire la misura sono stati i finanzieri del comando provinciale di Palermo a seguito del decreto del Tribunale di Termini Imerese, su proposta della locale Procura della Repubblica.

Le indagini sono state portate avanti dai Finanzieri della Compagnia di Bagheria a seguito della querela scritta presentata dall’anziana cittadina, percettrice esclusivamente di una pensione mensile di vecchiaia. Avevano dimostrato come l’indagata, tra il mese di settembre 2021 e luglio 2022, fosse riuscita ad ottenere dalla donna oltre 38.000 €. L’avrebbe indotta a consegnare tale cifra con la promessa di inserire il giovane e amato nipote disoccupato nel mondo del lavoro attraverso la partecipazione a un progetto imprenditoriale, poi rivelatosi inesistente.

Anziana truffata nel Palermitano

L’indagata si sarebbe presentata presso la casa dell’anziana a ritirare il denaro sempre nelle ore in cui questa era da sola, così da non far destare alcun sospetto nei familiari della vittima. Al fine di conferire una parvenza di liceità al suo operato, avrebbe anche rilasciato all’anziana dei buoni di consegna delle somme di volta in volta cedute. In un’occasione, l’anziana avrebbe addirittura svincolato una polizza vita pur di consegnare quanto richiesto all’indagata.

Auto riciclaggio e riciclaggio

I passaggi di denaro erano stati ricostruiti dalle Fiamme Gialle sulla base della documentazione detenuta dall’anziana signora e di quanto emerso dagli accertamenti bancari eseguiti sui conti correnti dell’indagata. Era stato possibile così anche ricomporre le successive fasi di reimpiego e occultamento di parte della provvista illecita, condotte per le quali la donna è stata segnalata per il reato di auto-riciclaggio e tre suoi familiari per quello di riciclaggio.

Si evidenzia che il provvedimento in parola è stato emesso sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare. Pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.

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