Rotoli, tanta indignazione e caccia ai responsabili dell’orrore: “Colpe politiche evidenti”

Sono tante le mancanze, gli errori e le improvvisazioni che hanno caratterizzato la gestione dei Rotoli negli ultimi anni

La relazione del direttore del cimitero dei Rotoli Marcello Martorana sugli orrori del frigorifero spento avrà un seguito in Procura. C’è troppa indignazione per la macabra scoperta  di salme, feti e resti anatomici abbandonati da anni in un frigo spento nel cimitero palermitano.

La vicenda, denunciata ieri dal Giornale di Sicilia, grida vendetta, ed adesso è caccia alle responsabilità di chi, nel tempo, ha partorito questa assurda situazione. È fin troppo evidente che sulla gestione del cimitero c’è stata una superficialità inquietante, ed adesso è caccia alle responsabilità. L’assessore Totò Orlando in proposito ha detto: “Le responsabilità politiche sono sotto gli occhi tutti. Quanto a altre, di natura diversa, spetta individuarle ad altri organi”, ed ha ricordato che si sta accelerando anche sulla riparazione del forno crematorio.

Nella gestione dei Rotoli degli ultimi anni mancanze, errori e  improvvisazioni 

Tutta la politica che si interroga e commenta le mancanze, gli errori e le improvvisazioni che hanno caratterizzato la gestione del camposanto negli ultimi anni. «Da anni è terra di nessuno – ha detto Antonio Randazzo, capogruppo del Movimento 5 Stelle – con l’assenza di controlli da parte dell’amministrazione. All’assessore Orlando, che sta facendo bene, riducendo drasticamente le salme in deposito, chiedo adesso pugno duro e l’attuazione di sistemi di controllo serrati ed efficaci dei cimiteri».

Non le manda a dire Giulia Argiroffi, del gruppo Oso: “Siamo sgomenti davanti all’orrore che emerge, senza fine. L’eredità lasciata dall’amministrazione di Leoluca Orlando è pesantissima e peserà su ogni cittadino palermitano dotato di coscienza, togliendogli il sonno fino a quando giustizia non sarà fatta: esistono responsabili e colpevoli e fino a quando non pagheranno per ogni singolo orrore questo non avrà fine. E poi c’è il silenzio inaccettabile della Chiesa”. Infatti dalla Curia, ma anche da Leoluca Orlando, non sono arrivate repliche.

Taglia corto il capogruppo di Lavoriamo per Palermo, Dario Chinnici: «Quanto emerso ha dell’incredibile , chiediamo che si faccia luce su una vicenda che ricorda molto un film dell’orrore: chi ha responsabilità paghi e ne risponda alla città. Nella scorsa sindacatura – conclude il consigliere – siamo usciti dalla maggioranza proprio per la gestione inaccettabile dei cimiteri a cui finalmente questa amministrazione sta ponendo rimedio».

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