Amat, sciopero dei lavoratori e corteo fino a piazza Marina: disagi in vista per i palermitani

A fine corteo, davanti palazzo Galletti, i sindacati chiederanno una convocazione del sindaco Lagalla: “Oltre al tema centrale del contratto di servizio, attendiamo molte risposte come quelle sul passaggio a full time di chi ancora non lo è, l’istituzione del buono pasto, la revisione dell’indennità e super bonus”

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Dopo la manifestazione dell’8 gennaio, come già annunciato nelle scorse settimane, i lavoratori Amat si preparano a un nuovo sciopero nella giornata di domani, 21 febbraio, con tanto di corteo che da piazza Francesco Crispi arriverà fino alla sede della Ragioneria generale del Comune di Palermo, in piazza Marina.  

Il corteo è previsto a partire dalle ore 10.30. L’astensione dal lavoro, indetta da Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal, Ugl Trasporti, Cobas Trasporti e Orsa Trasporti per il mancato rinnovo del contratto aziendale, è prevista dalle ore 9 alle ore 17 (con rientro dei bus in autoparco) per gli autisti di bus e tram. Per gli altri lavoratori degli impianti fissi, officina e deposito, amministrativi e tutti i servizi ausiliari si parla invece dell’intero turno di servizio.

Amat, i motivi della protesta

“A fine corteo davanti palazzo Galletti chiederemo una convocazione del sindaco Lagalla – spiegano i sindacati -. Oltre al tema centrale del contratto di servizio, attendiamo molte risposte come quelle sul passaggio a full time di chi ancora non lo è, l’istituzione del buono pasto, la revisione dell’indennità e super bonus. È necessario, infatti, lo ribadiamo, che ai lavoratori venga riconosciuto l’adeguamento delle retribuzioni divenute assolutamente insufficienti per affrontare il caro-vita. Amat intanto continua a ricevere imposizioni di pagamento per tributi al di sopra di ogni sostenibilità economica”.

“Questa situazione – concludono i sindacati – ricade negativamente non solo sui lavoratori dell’Amat, che ne stanno subendo le relative conseguenze, ma anche sui cittadini che ne pagano il costo più alto vista la progressiva riduzione del servizio loro giornalmente erogato con una media attuale di 150 bus contro i 300 bus di una volta”.

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