Palermo e la sua squadra chiedono gli straordinari alla Santuzza

Appuntamento con la storia Palermo, il 12 giugno data importante sotto diversi punti di vista

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E finalmente è arrivato il giorno tanto aspettato. Questa sera sarà deciso il futuro di Palermo. Il 12 giugno sarà infatti ricordato per due importanti motivi. Il primo sarà quello che sancirà la fine dell’era Orlando, il sindaco della rinascita sociale e culturale della nostra città negli anni ottanta ma anche quello che al suo recente mandato ha legato più critiche che consensi. Il secondo quello che potrebbe definitivamente significare il ritorno del Palermo al grande calcio dopo il secondo fallimento e la sua relativa rifondazione.

GLI AGGIORNAMENTI SULLE AMMNISTRATIVE DI PALERMO

Elezioni e finale, due appuntamenti con la storia insomma. Cosa pensano i palermitani non è difficile saperlo. Se da un lato, quello elettorale, la stragrande maggioranza di essi sente un puzzo di veleni generati da una campagna elettorale fatta più di accuse, arresti e sospetti più che di programmi, dall’altro un profumo forte di fiori del paradiso inebria l’odorato dei tifosi. Sarà una serata di forti emozioni, una di quelle che capitano una volta ogni tanto nella vita. Non parliamo di Mondiali o di Champions ma di uno spareggio per la serie B. Roba che era ormai dimenticata da quando i rosa nel lontano 2004 ritornarono a recitare sui più importanti palcoscenici d’Italia e d’Europa. Ma si sa, se c’è da conquistare qualcosa, che sia una coppa o una promozione, Palermo si mobilita. Lo ha fatto durante tutto il periodo dei playoff e lo farà anche stasera quando il Barbera, colmo in ogni ordine di posti, farà sentire il suo ruggito.

CUORE, PASSIONE E TATTICA DI GIOCO

Centoventimila richieste di biglietti per uno stadio che ne contiene trentacinquemila sono emblematici della fame di grande calcio che hanno i supporters rosanero. Ma la passione, il cuore e la voglia non basteranno se non accompagnati da una perfetta tattica di gioco. Baldini lo sa benissimo e aldilà delle sue dichiarazioni improntate alla voglia di vincere ha studiato bene la partita perché l’avversario, il Padova è tutt’altro che battuto nonostante si parta dal vantaggio rosa dell’andata. Ansia a mille fino al fischio d’inizio e palpitazioni a duemila durante la gara per il popolo rosa che sosterrà i rosa per novanta minuti guardando alla Santuzza che il suo bel da fare ce l’avrà in questa giornata per la sua città e la sua squadra di calcio.