Palermo, Brunori: “Desidero la A con questa maglia. Io tra i calciatori più forti della B? Assolutamente no”

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Il capitano del Palermo, Matteo Brunori, è stato ospite della rubrica Dazn Talks: la live di DAZN trasmessa su Youtube, ideata per approfondire i temi relativi ai campionati di Serie A e B. Il centravanti rosanero ha affrontato vari argomenti. Di seguito riportiamo le sue dichiarazioni più importanti. 

“Bellissima coincidenza che il mio compleanno cada nel giorno in cui è nato il Palermo – esordisce Brunori, che ha compiuto ieri 29 anni -. È il terzo anno che riesco a festeggiarlo qui e sono orgoglioso di questo. Un segno del destino? Probabile. Sento Palermo forte dentro di me – risponde -, mi trovo benissimo qui e voglio continuare a lasciare un segno positivo in questa piazza. Giocare in questa città non è così semplice, però ti rende umanamente più forte. È una città che vive di calcio, con una società ambiziosa. Tutti noi lo sappiamo, e cerchiamo di dare ad ogni partita il nostro contributo per raggiungere un obiettivo comune”.

La sconfitta con il Lecco ed il rapporto con Corini

Nel corso di una stagione è normale avere degli incidenti di percorsoha dichiarato il centravanti del Palermo in riferimento all’ultima gara-. Bisogna cercare di limitarli e dare più possibile continuità ai risultati, forti della consapevolezza che comunque la gente ci sostiene. Non siamo nella posizione di poter regalare niente – ha proseguito -, abbiamo un campionato importante da fare e non possiamo lasciare punti per strada. È normale che prima di scendere in campo puntiamo sempre al risultato pieno, poi però ogni partita prende una direzione. Dobbiamo essere bravi noi a riportarla dove vogliamo. Adesso abbiamo una partita importante sabato, e dobbiamo sfruttarla per rifarci immediatamente. Tripletta anche contro la Samp? Mi basta un gol, l’importante che serva a portare a casa i 3 punti”. 

Rapporto con Corini? Bellissimo – risponde Brunori-. Il mister dice sempre tutto quello che pensa, è una persona diretta e tratta tutti alla stessa maniera, che è la cosa più importante. Abbiamo un sogno comune, come ho detto prima, e anche se ci saranno delle difficoltà rimanendo uniti tra di noi riusciremo a dare il massimo per raggiungerlo. La Serie B è imprevedibilespiega l’attaccante -, non esiste più la squadra “materasso”, anche se è normale che ci siano squadre più attrezzate di altre”. 

Il sogno Serie A e l’importanza del gruppo

Serie A? La desidero tanto – confida -. Da quando sono arrivato qui a Palermo ho un sogno: raggiungere la promozione con questa maglia il prima possibile, anche perché gli anni vanno avanti (ride n.d.r). Obiettivi a livello personale? Non mi sono mai messo davanti obiettivi in fase realizzativa – risponde -. Finora è andata molto bene, poi ci sono annate più complicate di altre certo, ma cerco sempre di affrontare le difficoltà quando si presentano per venirne fuori. Luca Toni “arrabbiato” con me per averlo superato nella classifica all time dei marcatori? Fa enormemente piacere far parte di una classifica dove ci sono campioni del Mondo come lui. Entrare nella storia del Palermo – afferma Brunori – è un grande onore per me”. 

L’arrivo del City Group in città ci ha messo nelle condizioni di lavorare al meglio, anche a livello di strutture – spiega -. Quest’anno si sta formando un gruppo veramente bello, stiamo veramente bene insieme, anche fuori dal campo. Ci sono tanti ragazzi simpatici, a partire da Roberto Insigne che fa “smatrare” dal ridere. Lucioni ha portato esperienza e carattere all’interno dello spogliatoio, ma allo stesso tempo sa stare allo scherzo. Si sta creando un’atmosfera veramente bella”. 

Per andare in A servono doti tecniche ed unione di gruppo – prosegue Brunori -, e sono sicuro, da quello che vedo, che soprattutto quest’ultima ci porterà molto lontano. Per realizzare i sogni ci vogliono impegno e sacrificio. Dobbiamo fare la corsa su noi stessi, pensando partita dopo partita a portare i risultati a casa. Normale guardare chi ci sta davanti, ma dobbiamo buttare un occhio anche a chi ci sta alle spalle. È un campionato molto equilibrato, siamo tutti lì. Dobbiamo puntare a trovare il giusto equilibrio”.

Il percorso professionale di Matteo Brunori

“Sono partito da Foligno, allora militante in C2 – racconta -, e dopo diversi anni in giro mi sono ritrovato dopo una retrocessione con la Pro Patria senza squadra. Sono ripartito quindi dall’ Eccellenza, giocando con gli amici. Due anni dopo ho avuto l’opportunità di andare in D, al Villabiagio vicino Perugia. Da lì ho ricominciato: a gennaio mi comprò il Parma e ho avuto modo di riavvicinarmi al calcio professionistico: prima con l’Arezzo e poi Pescara, quindi la Juve e poi all’Entella. Ho girato parecchio, adesso mi sono stabilizzato a Palermo. Qui sto bene – dice Brunori – mi sento a casa, sono davvero contento. Ho sempre sognato di fare il calciatore, poi è normale che quando ti ritrovi in Eccellenza vedi questo sogno un po’ sfumare, perché pensi che sia difficile la risalita. Però ci ho sempre creduto e ho avuto la fortuna di riuscire a tornare nel professionismo”. 

Calcioscommesse e modelli in campo

Sul caso calcioscommesse l’attaccante rosa ha affermato: “Ho avuto il piacere di giocare con Fagioli in passato. Dico piacere perché appena arrivato alla Juve ho visto subito in lui del talento ed è un piacere vederlo giocare. A livello umano non ho avuto modo di conoscerlo molto, perché sono stato veramente poco lì. Chi mi incanta dei giocatori di Serie A? In questo momento sto osservando molto Soulé, di cui parlano tutti – ammette -. Sta facendo davvero benissimo, è un ragazzo giovane e mi piace osservare i talenti del futuro. Stilisticamente è davvero bello da vedere. Ha un talento che esprime in maniera semplice, fa dei gol e delle giocate difficili rendendole semplici”.

Chi è il giocatore più forte della B? È molto generica come domanda, ce ne sono davvero tanti – dice -. Se devo fare dei nomi ruolo per ruolo ti dico i nostri (ride). Io tra i 3 calciatori più forti? Assolutamente no. Ci sono giocatori come Coda che dimostrano da tanti anni di essere sempre al top in questa categoria, segnando sempre tanto, ed è giusto che si prendano il podio. Personalmente ho avuto anni difficili – prosegue -, e avevo bisogno di una piazza come quella di Palermo, che mi desse energia ed entusiasmo. Qui mi sento un giocatore vero, percepisco l’affetto della gente andando in giro per la città – conclude -“. 

 

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