Nuovo ricorso respinto, Silvana Saguto resta in carcere

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Il Tribunale di Sorveglianza di Palermo ha respinto il nuovo ricorso della difesa di Silvana Saguto sull’istanza di scarcerazione. Il giudice quindi resta in carcere. Le sue condizioni di salute, però, sembrano essere peggiorate e per questo che il legale Ninni Reina ha pronto un nuovo ricorso da presentare al Tribunale di Sorveglianza, questa volta di Roma, incaricando un super consulente per una ulteriore perizia medica per valutare la compatibilità con il regime carcerario.

A dicembre i giudici si erano riservati di decidere sulla scarcerazione, decisione che adesso è arrivata. Nella perizia sarà fondamentale una valutazione in carcere per valutare la compatibilità. La Saguto è stata condannata a sette anni e dieci mesi, pena confermata dalla Cassazione, per corruzione e concussione.

Il marito dell’ex magistrato, Lorenzo Caramma, invece è ancora in ospedale e a breve dovrebbe essere sottoposto a un delicato intervento chirurgico presso una struttura specializzata. 

La posizione della difesa

Secondo il difensore dell’ex giudice Silvana Saguto, l’avvocato Ninni Reina, è vero che c’è una condanna per corruzione che attestata la responsabilità, mentre invece c’è invece ancora da valutare la quantificazione del reato nella sua totalità, cioè la somma dei vari reati che sono ancora da rideterminare. Secondo lui si doveva adottare più cautela, data la cripticità del dispositivo. Anche l’avvocato Valerio Spigarelli, difensore di Gaetano Cappellano Seminara, ex amministratore giudiziario ha sostenuto questa tesi.

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