Nucleare, pubblicato l’elenco delle aree idonee per deposito scorie: ci sono anche due siciliane

La deputata regionale del M5S Cristina Ciminnisi: “Nelle prossime ore depositerò una mozione per impegnare il governo Schifani a stoppare questo ennesimo disegno a danno dei siciliani”

scorie radiattive sicilia

scorie radiattive sicilia

Novità e polemiche in fatto di nucleare. Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato sul proprio sito l’elenco delle aree idonee per il deposito nazionale delle scorie nucleari, contenuto nella Carta Nazionale delle Aree Idonee (Cnai). Il documento, elaborato da Sogin e Isin, individua 51 locazioni possibili, raggruppate in cinque zone ben precise, suddivise in sei regioni.

In Sicilia hanno sede la quinta e ultima zona, con due aree idonee a Trapani e a Calatafimi Segesta. Entro 30 giorni dalla pubblicazione della Carta, potranno essere presentate le candidature a ospitare il deposito da parte di enti territoriali e strutture militari. Possono presentare candidature anche enti locali non indicati nella Cnai, chiedendo alla Sogin di rivalutare il loro territorio.

Nucleare, due aree per deposito scorie in Sicilia: scatta la polemica

“Trapani e la Sicilia non sono e non saranno mai la discarica del Paese. Il governo Schifani dichiari la totale contrarietà nell’individuazione della Sicilia quale deposito nazionale per i rifiuti radioattivi”. Così ha dichiarato la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Cristina Ciminnisi.

“Nelle prossime ore – sottolinea la deputata trapanese – depositerò una mozione per impegnare il governo Schifani a stoppare questo ennesimo disegno a danno dei siciliani. Le condizioni geografiche, le infrastrutture, il carattere insulare, nonché i siti di pregio agricolo e archeologico delle due aree del Trapanese rendono assolutamente improponibile la proposta del CNAI”.

L’Assemblea regionale siciliana si era già espressa nel 2018 sul no al deposito di scorie in Sicilia, approvando all’unanimità una mozione del M5S all’Ars a firma di Nuccio Di Paola, oggi vice presidente dell’Ars. “Non passa giorno – ha dichiarato quest’ultimo – senza che i siciliani debbano difendersi dagli attacchi dei governi nazionale e regionale, dalla distrazione dei fondi sui trasporti, ai tagli alla sanità e oggi la nuova spada di Damocle del deposito di scorie nucleari. Faremo sentire la nostra totale contrarietà a tutti i livelli istituzionali e se necessario nelle piazze”.

 

 

 

CONTINUA A LEGGERE

 

Nuova buca sul ponte Oreto ma proseguono i lavori per la pista ciclabile: “Vergogna!”