Nove anni senza Terme, Sciacca scende in piazza per chiederne la riapertura – FOTO

A nove anni dalla chiusura delle Terme, Sciacca scende in piazza per chiedere a gran voce la riapertura della struttura di fondamentale importanza per il turismo locale. L’iniziativa ha visto un forte sostegno da parte della città: sono numerosi i deputati agrigentini che partecipano. Così come le scuole di Sciacca.

Grande mobilitazione, superiore alla protesta del giugno 2021, quando l’allora sindaco di Sciacca fece una marcia a piedi in direzione Palermo e dopo quattro giorni raggiunse la sede della Regione Sicilia chiedendo, senza ottenerlo, un incontro con l’ex presidente Nello Musumeci.

I motivi della mobilitazione popolare di oggi, 6 marzo sono identici al 2021: la Regione Siciliana che detiene la proprietà del patrimonio termale di Sciacca in questi nove anni di chiusura non è riuscita a mettere in piedi un progetto di rilancio o una programmazione concreta di affidamento a privati.

La città sembra oggi avere consapevolezza che bisogna essere in tanti per dare un segnale forte. Sono in campo anche le istituzioni e per la prima volta anche qualche forza politica vicina all’attuale governo regionale si schiera al fianco dei protestanti.

La chiusura…

Le Terme di Sciacca sono state chiuse, come detto il 6 Marzo 2015. Tale chiusura rappresenta l’epilogo di una ultra cinquantennale storia d’iniqua gestione da parte della Regione siciliana. 

“Illustre Signor Sindaco intendo significare la mia adesione alla manifestazione di mobilitazione popolare che si svolgerà stamane per le Terme di Sciacca”. Così l’onorevole Calogero Mannino al sindaco, manifestando la propria adesione alla causa. “Come cittadino sarò presente idealmente insieme a tutti i Cittadini. Ritengo che questa manifestazione di volontà popolare rimetta all’iniziativa della Amministrazione da Lei guidata l’iniziativa di una concreta proposta valida per il fine. Sono disponibile a collaborare come semplice Cittadino alle iniziative che saranno utilmente intraprese. Porgo un cordiale saluto e l’augurio che quella di oggi sia veramente la giornata per un nuovo inizio dello sviluppo Termale già fortemente avviato e poi infelicemente interrotto”.