Neonato abbandonato in Sicilia, il carabiniere da cui prende nome: “Sono ancora emozionato”

Francesco Alberto – questo il nome dato al bambino rinvenuto nella giornata di ieri nel Trapanese – sta bene e si trova adesso in ospedale

bambina

Sarebbe stato trovato circa nove ore dopo essere venuto al mondo. Era dentro un sacchetto di plastica, in mezzo alle campagne di Paceco, quando un contadino lo ha visto e ha allertato i soccorsi. Francesco Alberto – questo il nome dato al neonato rinvenuto nella giornata di ieri nel Trapanese – sta bene e si trova adesso in ospedale. 

I carabinieri hanno aperto una inchiesta per abbandono di minore e stanno provando di risalire all’identità della madre. Il suo pianto ha destato l’attenzione del contadino che stava andando nel suo terreno, immediatamente il 118 e i Carabinieri si sono recati sul posto.  

“Non voglio giudicare nessuno perché non so quale storia ci sia dietro, ma certo di questi tempi ci sono mille modi per vivere una maternità non voluta, modi che non mettano a rischio la vita del bambino che è vivo per miracolo”. Così ha dichiarato Alberto Marino, vicebrigadiere dell’Arma che ha partecipato alle operazioni di soccorso del neonato. A lui il piccolo deve il suo nome, mentre quello di Francesco viene dal santo patrono del quale ieri ricorreva la festa.

“Sono ancora molto emozionato”, afferma il carabiniere. Da anni presta servizio presso il Nucleo operativo Radiomobile di Trapani. Insieme al collega, l’appuntato Tumbarello, si è occupato delle prime fasi dell’intervento scortando Francesco Alberto all’ospedale.

“Sta bene, pesa 3 chili ed è lungo 50 centimetri. È bellissimo ed è forte, spero da grande faccia il carabiniere“, ha aggiunto. 

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Sicilia, neonato abbandonato in un sacchetto di plastica