Molotov contro la sede della Leonardo, a Palermo tre misure cautelari: il VIDEO dell’attentato incendiario

L’incendio sarebbe stato appiccato da un gruppo di sette persone, alcune delle quali in corso di identificazione

molotov

Sono tre le misure cautelari emesse a Palermo ai danni di altrettanti militanti del movimento indipendentista regionale “Antudo” (I DETTAGLI). La Polizia di Stato ha eseguito stamani le ordinanze emesse dal gip nei confronti dei presunti autori, a vario titolo, del grave attentato incendiario del 26 novembre 2022. In quell’occasione alcune bottiglie del tipo “Molotov” furono lanciate all’interno dell’area perimetrale della sede palermitana della Leonardo SPA, gruppo industriale internazionale in ambito Aerospazio, Difesa & Sicurezza, con conseguente elevata esposizione a rischio per la sicurezza pubblica.

A occuparsi delle indagini la Sezione Antiterrorismo della DIGOS di Palermo e la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Palermo. L’incendio sarebbe stato appiccato da un gruppo di sette persone, alcune delle quali in corso di identificazione. Il rogo ha interessato l’area antistante il sito industriale, lambendo un’auto della società preposta alla sicurezza della struttura, con l’elevata probabilità di propagarsi ai locali adiacenti e all’attiguo Centro Commerciale “Guadagna”. L’incendio non si è tuttavia propagato per le avverse condizioni climatiche.

Molotov contro la sede della Leonardo- VIDEO

Il movimento Antudo

Come desunto da fonti aperte, la Leonardo S.p.A. rappresenta un sito altamente sensibile, essendo una azienda che opera in un contesto internazionale che esprime capacità tecnologiche in ambito Aerospazio, Difesa & Sicurezza, quale partner di Governi, Amministrazioni della Difesa, Istituzioni e imprese.

L’attentato incendiario è stato rivendicato attraverso la pubblicazione del video sul web, nonché sui canali social riferibili alla piattaforma indipendentista siciliana Antudo. Il movimento, radicato su scala regionale, raccoglie l’adesione di diversi sodalizi di estrema sinistra dell’isola, nonché di esponenti della locale area antagonista, in passato autori di iniziative di piazza relative alla tematica antimilitarista.

Il tenore del messaggio di rivendicazione, dal titolo “Sanzionata la Leonardo S.p.A a Palermo #DefendKurdistan”, evidenzia come il predetto gruppo industriale sia stato individuato quale simbolo da colpire per contestare le scelte in materia di politica estera dello Stato, accusato di essere, dal 2019, il principale fornitore di armamenti alla Turchia e, per questo, ritenuto responsabile dei massacri in Kurdistan.

Le indagini

“L’azione criminosa in argomento è stata preparata con cura da parte degli autori – si legge su una nota della Questura -adottando varie precauzioni, volte ad eludere l’operato degli investigatori, sia nella fase esecutiva, che in quella di veicolazione, tramite il web, del video contenente il messaggio di rivendicazione. Ai fini della individuazione degli autori dell’azione criminosa, sono state condotte indagini tradizionali, utilizzati strumenti informatici e telematici, nonché effettuate analisi comparative dei profili genetici rinvenuti sulla scena del crimine con l’apporto di personale del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica di Palermo”.

Giova precisare che la responsabilità penale delle condotte elencate sarà definita solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.

CONTINUA A LEGGERE

Molotov contro sede Leonardo di Palermo, arrestato vigile del fuoco del movimento Antudo