Miccichè: “Sfiducia a Orlando? Palermo non ha bisogno di nuovi traumi”

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Il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gianfranco Miccichè sembra non avere dubbi: sfiduciare il sindaco Leoluca Orlando in questo momento non sarebbe un atto necessario né proficuo. Lo dichiara nel corso dell’intervista con Francesco Panasci per Il Moderatore.

“Su questa sfiducia a Orlando, posso essere sincero? Non sono d’accordo. Ma non perchè non sarebbe necessario cambiare sindaco, ma perchè tanto si cambia tra un anno“. Così, il presidente dell’Ars introduce il tema, dopo aver sottolineato le numerose problematiche che affliggono la città, dai rifiuti alla viabilità.

“In questo momento andare a creare una situazione in cui si deve trovare un altro sindaco, i commissari… I commissari non sono mai stati grandi amministratori, per quanto mi riguarda”, spiega. “Si sta facendo un percorso, si sta vedendo che tipo di soluzioni troverà la politica a livello nazionale, regionale, comunale. Il trauma di una sfiducia non so a cosa ci porterebbe, non ne capisco i guadagni. Chi l’ha presentata avrà le sue ragioni, io non la voterei“.

“Non è perché siamo legati a Orlando, perchè non lo siamo assolutamente”, aggiunge ancora l’onorevole Miccichè. “In questo momento la città di Palermo non ha bisogno di un nuovo trauma, ma di un lavoro di programmazione per il futuro. Ci stiamo lavorando, almeno noi di Forza Italia lo stiamo facendo”.

Elezioni 2022

Si passa così alle elezioni amministrative del 2022. Miccichè non fa nessun nome ma allude al lavoro per individuare una “persona adatta a sostituire Orlando e amministrare la città”.

Un compito non facile, come più volte è stato ribadito nel corso dell’intervista. Innanzitutto perchè “bisogna essere onesti, non sarà facile trovare qualcuno che sostituisca Orlando perché comunque è un personaggio che ha avuto il suo peso, circoscritto al perimetro della città di Palermo, ma è un personaggio importante per la città”.

In merito all’operato in politica dell’attuale sindaco, il presidente dell’Ars ha ammesso: “Non c’è dubbio che delle cose positive siano state fatte, anche noi suoi avversari politici dobbiamo essere onesti. Forse qualcuno avrebbe fatto meglio, qualcuno peggio, non lo so”. Poi aggiunge: “Non c’è dubbio che Orlando specie negli ultimi anni se ne sta fregando, mi sembra un po’ strafottente. Vive per le sue cose che sta portando avanti, le battaglie per alcuni diritti umani, però oggi come oggi non si può oggettivamente dire che la città funzioni. È colpa di Orlando, non è colpa di Orlando? Non lo so, pensiamo al futuro”.

Tuttavia, non mancano i timori. Miccichè afferma: “Sai quante persone avevo individuato in politica che sembravano assolutamente positive e si sono rivelate assolutamente negative? E viceversa”.

La ricandidatura di Nello Musumeci

Il presidente dell’Ars si è espresso anche in merito al ritorno di Ruggero Razza alla Sanità. “Ruggero è uno bravo, sono anche convinto che questa cosa che l’ha coinvolto non mi sembra tale da rinunciare a un buon assessore. Dal punto di vista politico ne possiamo discutere. Se la vicenda fosse finita non avrei avuto dubbi. La politica si fa ragionando: o non si dimetteva e poteva essere legittimo perchè non è previsto dalla legge, ma il fatto che si sia dimesso per rientrare un mese dopo senza novità…”

Infine, un cenno alla ricandidatura di Nello Musumeci alla Regione. “Se ne dovrà discutere – ha affermato Miccichè -. Ho già detto che alcuni metodi di governo non mi sono andati bene. Voglio garanzie per il futuro che alcune cose non siano uguali. Non ho niente in contrario, ma ho bisogno che si mettano nero su bianco alcune cose che la prossima volta siano attuate”.