Messina Denaro, un maresciallo e un politico indagati per aver ceduto materiale a Corona: i NOMI

I carabinieri del comando provinciale di Milano hanno perquisito la casa del noto fotografo di origini siciliane, attualmente indagato in stato di libertà

matteo messina denaro

Una presunta fuga di notizie riservate in seguito all’arresto di Matteo Messina Denaro. È su questo che si sono concentrate le indagini dei carabinieri di Trapani e Palermo che hanno portato a due ordinanze di custodia cautelare, disposte dal gip del Tribunale di Palermo su richiesta della locale DDA. La misura degli arresti domiciliari colpisce così un carabiniere e un consigliere comunale del Trapanese, mentre i carabinieri del comando provinciale di Milano hanno perquisito la casa del noto fotografo di origini siciliane Fabrizio Corona. 

Messina Denaro, ai domiciliari un maresciallo e un politico

Il fotografo è attualmente indagato in stato di libertà. Ai domiciliari sono invece finiti il maresciallo Luigi Pirollo, 48 anni, in servizio al Nucleo operativo della compagnia di Mazara del Vallo, e il consigliere Giorgio Randazzo, 33 anni, ex leghista approdato in Fratelli d’Italia. Sul militare gravano le accuse di accesso abusivo al sistema informatico e violazione del segreto d’ufficio, sul politico quella di ricettazione.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Pirollo avrebbe sottratto ai sistemi informatici dell’Arma 768 file, girati in seguito al consigliere comunale, che a sua volta avrebbe contattato Corona. Quest’ultimo avrebbe messo in contatto il politico con un giornalista, direttore di una testata online, il quale però davanti al delicato materiale si sarebbe successivamente rivolto agli investigatori.

“Uno scoop pazzesco”

Tra l’altro, viene ora alla luce che dopo la cattura dell’ex latitante, Corona venne in possesso di alcuni audio di chat intercorse tra Messina Denaro e alcune pazienti da lui conosciute in clinica durante la chemioterapia. La circostanza spinse gli inquirenti a mettere sotto controllo il telefono del fotografo, che in una conversazione intercettata parlava di uno “scoop pazzesco” di cui era in possesso un consigliere comunale grazie a dei carabinieri che volevano “vendersi il materiale”.

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A Corona documenti segreti su Messina Denaro, in arresto un maresciallo dei carabinieri e un consigliere comunale