Lutto a Palermo, morto Sebastiano Pollicino: tra tradizione e innovazione portò avanti l’arte del pane

L’uomo si è spento, all’età di 79 anni, nel giorno di Santa Lucia, quello in cui secondo la tradizione non si mangia il pane

sebastiano pollicino

È morto proprio nel giorno di Santa Lucia, quello in cui secondo la tradizione non si mangia il pane e, un tempo, tanti fornai si godevano un giorno di riposo. Palermo perde uno dei suoi storici panificatori, Sebastiano Pollicino, fondatore dell’attività in viale Piemonte ed erede dello storico forno di famiglia, in via Ugo Bassi.

Una vita fatta di gavetta nell’attività di famiglia e presso tanti forni palermitani, di segreti appresi per l’Italia e poi dell’avventura intrapresa in prima persona in viale Piemonte. Qui, insieme ai fratelli, Pollicino iniziò a fare non solo il pane ma anche i biscotti, la pizza e la nota focaccia con prosciutto, spinaci, mozzarella e acciuga.

Addio a Sebastiano Pollicino, storico panificatore di Palermo

In queste ore tanti in città ricordano Sebastiano Pollicino, che si è spento all’età di 79 anni, dopo aver fatto parte delle vite di tanti palermitani.

“Lo avevo incontrato da poco – si legge su un commento -. Mi ha fatto un enorme piacere rivederlo e chiacchierare con lui. Era un uomo buono e un galantuomo d’altri tempi. Mi dispiace moltissimo”. “Condoglianze, un altro pezzo di storia della panificazione palermitana va via, buon viaggio sig bastiano”, aggiunge un altro.

Commovente il post del nipote Pietro. “Una grande parte della mia vita è legata con te. Accanto a mio padre e allo zio Nino sei stato un padre per me, dandomi insegnamenti di vita, partecipando anche tu a fare nascere in me una passione che porto dentro”, scrive. “Non potevi scegliere giorno migliore per il tuo ultimo viaggio 13 dicembre, il giorno che i fornai non lavorano I VECCHI FORNAI, quelli come te mio, padre, lo zio Nino, lo zio Angelo, potete andarvi a fare una bella mangiata fuori, come si faceva una volta. Tutti i fornai si incontravano nei piccoli ristorantini per festeggiare il giorno che non si fa pane, e magari mio padre ti canta anche una bella canzone. Sa benerica zu Bastianu buon viaggio”.

Foto da Facebook

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