“Il sindaco di Portofino nel suo negozio vende borse false di Fendi, Chanel, Louis Vitton”: chieste le dimissioni

L’opposizione dice: “Quando a vendere le borse false per strada sono gli immigrati, ecco piombare le forze dell’ordine a riempire verbali”

 

Dopo un articolo pubblicato da ‘il Fatto Quotidiano’, nel quale il sindaco di Portofino Matteo Viacava è accusato di vendere borse false nel suo negozio, il gruppo della Lista Sansa ha chiesto le sue dimissioni dal Consiglio regionale della Liguria. “Di solito sono i senegalesi a vendere le borse ‘taroccate’, a Portofino è il sindaco – hanno detto i consiglieri Ferruccio Sansa, Selena Candia e Roberto Centi -. “Una borsetta griffata Fendi, una di Chanel e una pochette di Louis Vuitton a 75 euro. – hanno detto – Quando a vendere le borse false per strada sono degli immigrati ecco piombare le forze dell’ordine a riempire verbali, denunce e provvedimenti di espulsione. Ma quando, stando a quanto scrive ‘il Fatto’ lo fa addirittura il sindaco? Per di più il sindaco che rappresenta Portofino, comune simbolo del lusso. Portofino dove, ironia della sorte, vengono in vacanza i proprietari di alcune delle griffe in questione”.

Pubblicate le foto delle borse false acquistate

Nell’articolo pubblicato dal ‘Fatto’ il giornalista Thomas Mackinson ha raccontato di essere andato di persona nella tabaccheria di proprietà di Viacava, che vende anche souvenir per i turisti, e di aver trovato e acquistato merce varia che riportava il logo di famose aziende di moda e che si è rivelata contraffatta. Il giornalista cita «una borsetta griffata Fendi, una di Chanel e la pochette di Louis Vuitton» vendute a 75 euro, molte centinaia di euro in meno rispetto al costo della merce originale”. Nell’articolo è stata pubblicata anche una foto di alcune delle borse in vendita nel locale.