Il paracadutista Scieri fu ucciso in caserma: condannati due ex caporali della Folgore

La Corte d’assise di Pisa ha inflitto 26 e 15 anni di carcere ai commilitoni che nascosero il corpo di Scieri e lo lasciarono morire

Il paracadutista di leva Emanuele Scieri, di origini siracusane,  nel 1999 è stato trovato nella caserma “Gamerra” di Pisa, ai piedi di una torretta utilizzata per asciugare i paracadute.  Aveva ventisei anni. Le indagini di allora, arrivarono alla conclusione che si era trattato di suicidio, ed il caso fu archiviato. Una versione mai condivisa dai familiari, che si sono sempre battuti per arrivare alla verità. E finalmente, nel 2018, la Procura di Pisa riaprì il caso. Dopo che una commissione parlamentare d’inchiesta aveva concluso che il parà non si fosse suicidato, come ipotizzato in un primo momento. Adesso, dopo 24 anni è arrivata la sentenza. La Corte d’Assise del Tribunale di Pisa ha condannato a 26 e 18 anni di reclusione Alessandro Panella e Luigi Zabara. Sono i due ex caporali della Folgore accusati dell’omicidio di Emanuele Scieri.

Il corpo di Scieri ritrovato dopo tre giorni

Secondo l’accusa, Zabara e Panella, unitamente ad Andrea Antico, assolto nel novembre 2021, la sera del 13 agosto 1999 avrebbero obbligato Scieri a salire sulla torre di asciugatura dei paracadute. Dopo averlo picchiato e fatto spogliare. Il giovane sarebbe poi caduto tentando di scappare, mentre uno dei commilitoni faceva pressione con gli scarponi sulle nocche delle sue dita. Sempre secondo l’accusa, la morte del parà si sarebbe potuta evitare se i militari, subito dopo la sua caduta  non lo avessero nascosto sotto un tavolo. Condannandolo quindi a morte dopo una lunga agonia. Il suo corpo fu ritrovato, tre giorni dopo,  il 16 agosto 1999.

Per la Procura di Pisa, nella caserma dove si è consumato il fatto, esisteva un clima di nonnismo di cui sapevano anche i vertici, accusati di aver coperto il fatto. Imputati per favoreggiamento sono stati l’ex maggiore Salvatore Romondia e l’ex generale Enrico Celentano, assolti assieme con Antico attraverso il rito abbreviato. La corte d’Assise ha anche condannato il ministero della Difesa e i due ex parà a risarcire la madre e il fratello di Scieri con una provvisionale di 350mila euro in totale. Contro tale sentenza di assoluzione la procura di Pisa farà appello, già in calendario per l’11 ottobre.

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