Shock all’ufficio delle Poste, il direttore riprendeva con una telecamera le colleghe in bagno

Nella memoria pc del direttore, 120mila file di immagini delle colleghe

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Dopo mesi di indagini la Guardia di Finanza ha arrestato il direttore di un ufficio postale alla periferia di Taranto, con l’accusa di interferenze illecite nella vita privata. Per lui, il gip Francesco Maccagno ha disposto i domiciliari. Il dirigente aveva piazzato una telecamera nel bagno usato dalle dipendenti.

Le spiava ed effettuava delle riprese, conservando sistematicamente le immagini sul suo computer. Questo fino a quando una dipendente non ha scoperto la telecamera nel bagno all’interno di un contenitore. La donna ha estratto la scheda di memoria e, con l’aiuto di una collega, ha ritrovato non solo le immagini di loro che usavano il bagno, ma anche del direttore che piazzava la telecamera.

Nel  computer del direttore 120mila file di immagini

Quando le due donne hanno chiesto delle spiegazioni in merito, il direttore ha provato a difendersi dicendo che lui stesso aveva visto una telecamera ma che l’aveva rimpiazzata con un’altra per provare a incastrare chi l’avesse piazzata. Una versione che non ha convinto le due colleghe che si sono rivolte ai finanzieri. È quindi partita la perquisizione a casa dell’uomo con il sequestro di telefonini e pc portatili. Poco prima l’indiziato aveva tentato di cancellare la memoria dei computer. Tentativo, tuttavia, inutile visto che i finanzieri sono riusciti a recuperare quel che era stato memorizzato prima e soprattutto i 120mila file di immagini caricati su uno spazio cloud.

Il gip ha considerato insufficiente la sospensione dal lavoro per il direttore delle Poste, disponendo per lui gli arresti domiciliari. Essendoci il rischio che potesse reiterare il reato in locali pubblici e camerini di negozi.

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