Il Covid torna a correre, dovremo di nuovo indossare la mascherina?

Gli Stati Uniti, colpiti dalla variante Pirola, la stanno rispolverando. In Italia, seconda nazione per contagi, si deciderà sui dati epidemiologici

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I contagi da Covid in Italia sono in aumento, seppur senza contraccolpi sugli ospedali. La situazione comincia tuttavia a preoccupare gli esperti e si teme che possa sfuggire di mano, soprattutto in autunno. D’altronde i dati dei contagi sono chiari: dal 31 luglio al 27 agosto 2023 sono stati segnalati oltre 1,4 milioni di nuovi casi di Covid-19 nel mondo e oltre 1.800 decessi, con un aumento del 38%e una diminuzione del 50% rispetto ai 28 giorni precedenti. E l’Italia è il secondo Paese per numero di contagi: 26.998, +81% rispetto alle 4 settimane precedenti. Essendo la mascherina uno strumento fondamentale per interrompere le catene di trasmissione delle infezioni, ci sono Paesi che stanno rivalutandone l’impiego.

Covid, la mascherina sarà solamente raccomandata o imposta?

Gli scienziati non hanno dubbi sull’utilità della mascherina, che durante la pandemia è stata fondamentale per limitare i danni del Covid. “La mascherina serve ancora se vogliamo frenare i contagi”, dicono. Il punto cruciale però è capire se indossarla di nuovo dovrà essere solo fortemente raccomandato oppure se si dovrà imporne l’uso.

In seguito all’aumento dei contagi, per esempio, gli Usa stanno rispolverando sotto la minaccia dell’ultima arrivata variante Pirola le prescrizioni anti-contagio. Mentre l’uso delle mascherine è diventato nuovamente obbligatorio per il ricovero negli ospedali a Lisbona. In Francia invece è stato raccomandato di rimanere a casa se contagiati e si sta tornando a parlare di mascherine a scuola. Sull’uso di questo mezzo di protezione, in Italia per ora le raccomandazioni del ministero della Salute sono circoscritte al luoghi di cura e si limitano a proteggere le persone fragili. L’utilizzo è consigliato qualora si risulti positivi a un test molecolare o antigenico, e se si entra in contatto con altre persone. Quanto ai sintomatici, il direttore della Prevenzione Francesco Vaia raccomanda di rimanere a casa fino al termine dei sintomi.

Le scelte saranno guidate dai dati epidemiologici

È presto comunque per dire se a breve le restrizioni saranno più stringenti. A guidare le scelte delle autorità sanitarie saranno infatti i dati epidemiologici, in particolare quelli relativi alle ospedalizzazioni, oltre che il numero dei decessi. Intanto, però, c’è chi prova a gestire la questione, anticipando le nuove decisioni del ministero. La direzione Welfare della Lombardia ha infatti inviato una circolare in cui si ribadisce la necessità di indossare le mascherine per operatori e visitatori di strutture con pazienti fragili. L’aumento dei contagi, in Italia, è causato dalla diffusione della variante Covid EG.5. Dal 21 al 27 agosto, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, la prevalenza si attesta al 41,9%. E il trend è destinato a salire.

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