Confimprese Palermo, il presidente Giovanni Felice : “Sportelli informativi sulle misure di sviluppo nelle Circoscrizioni”

L’organizzazione di categoria manifesta al Comune la propria disponibilità a realizzare il nuovo strumento a sostegno delle attività economiche

Il presidente di Confimprese Palermo Giovanni Felice

Confimprese Palermo ritiene prioritario il rilancio dell’economia in città e propone in merito un pacchetto di interventi al Comune di Palermo. 
Secondo l’organizzazione di categoria, Palermo figura tra le città che risentono maggiormente della crisi economica di dimensioni mondiali in atto. 
A certificarlo sono le varie classifiche che assegnano al capoluogo siciliano gli ultimi posti in materia di vivibilità, fiducia dei cittadini e qualità dei servizi. 
Tra le proposte lanciate dal presidente Giovanni Felice, c’è la realizzazione di uno sportello informativo sulle misure di sviluppo nelle Circoscrizioni comunali. 

LA BANCA DELLE TERRE ABBANDONATE 

Confimprese Palermo, dunque, ha individuato alcune priorità d’intervento. 
Dopo la Consulta per lo Sviluppo – una richiesta trasmessa dallo stesso presidente Giovanni Felice al sindaco di Palermo Roberto Lagalla – è già pronto un pacchetto di azioni, proposte all’amministrazione comunale. 
L’obiettivo principale è la creazione di nuove imprese, favorendo settori produttivi quali l’artigianato
“Occorre promuovere gli strumenti di finanza agevolata – spiega il presidente – come il microcredito“. 
Giovanni Felice si riferisce principalmente alle misure previste da “Resto al Sud“. 
“Ma – precisa – non si tratta solo di misure economiche: penso, soprattutto, all’individuazione e alla valorizzazione dei beni non utilizzati”. 
In tal senso, come suggerisce il presidente, di fondamentale importanza è la realizzazione della “Banca delle terre abbandonate e incolte”, prevista ma mai concretizzatasi. 

I TECNICI DI CONFIMPRESE A SOSTEGNO DEL COMUNE 

“Occorre individuare a Palermo – spiega – le aree inutilizzate che possono servire anche per nuovi insediamenti produttivi secondo quanto previsto dal Decreto-Legge convertito con modificazioni dalla Legge 123 del 3 agosto 2017”. 
Ovvero, “Resto al Sud “, l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e  professionali in regioni quali Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e, appunto, Sicilia.  
Secondo Confimprese, è inoltre necessario promuovere i finanziamenti proposti da Invitalia o da Irfis.
“Siamo disponibili – annuncia-  a sostenere l’azione del Comune con i nostri tecnici e ipotizziamo anche una loro presenza programmata nelle Circoscrizioni”.

 CONTRATTI DI RETE E ACCESSO AL CREDITO 

Ma c’è di più.
“Occorre favorire l’aggregazione delle attività commerciali e artigianali- afferma il presidente –  ma anche degli operatori dei mercati rionali”.
La finalità è costituire contratti di rete finalizzati all’operazione di marketing collettivo, alla digitalizzazione di base delle microimprese e alla realizzazione, se possibile, di piattaforme on line comuni.
“Inoltre, ma non per ultimo – conclude il presidente di Confimprese Palermo– è necessario trovare metodi di finanziamento per le microimprese che non hanno accesso al credito e che sono a forte rischio usura: si potrebbe istituire a tale scopo un fondo, passando dalla logica della semplice schedatura delle imprese come numero a un’altra simile al prestito d’onore, basata sulla persona e sulla parola data dagli imprenditori in difficoltà”.