Comune di Palermo, approvato Regolamento sui Beni Comuni

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Il Consiglio Comunale di Palermo ha approvato il Regolamento sui Beni Comuni per la cura e la partecipazione dei privati per la rigenerazione urbana. “Esprimo apprezzamento per l’approvazione in Consiglio comunale del Regolamento sui beni comuni – ha detto il sindaco Lagalla -. Si tratta di uno strumento di democrazia partecipata atteso da anni e con il quale l’amministrazione intende coinvolgere i cittadini nella cura dei beni della nostra città. Il mio ringraziamento a tutte le forze politiche presenti in aula che hanno collaborato con grande senso di responsabilità al raggiungimento di questo traguardo importante per la nostra comunità”.

“Questo voto – afferma il presidente del Consiglio comunale Giulio Tantillo – colma un vuoto che vedeva la nostra città priva di uno strumento di attuazione dell’art. 118 della Costituzione, che in modo chiaro stabilisce il dovere delle Istituzioni di ogni grado di favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale.

Grazie a un lavoro sinergico fra gruppi di maggioranza e opposizione si sono apportate le necessarie modifiche alla proposta originaria, approvando un Regolamento che adesso fornirà strumenti perché l’Amministrazione possa essere interlocutore snello di quanti, fra cittadini e associazioni, già oggi in modo autonomo, sono attori vivi e vitali della nostra comunità nel prendersi cura di spazi e beni comuni. Confido nel fatto che questo Regolamento possa essere stimolo per far aumentare queste importanti esperienze di cittadinanza attiva e per renderle strutturali in una città che vuole e sa prendersi cura del proprio territorio e del proprio patrimonio”

Approvazione Regolamento sui Beni Comuni, soddisfatta la politica palermitana

Soddisfazione da Progetto Palermo: “Con il voto di oggi, il Consiglio comunale si è adeguato a quanto in città avviene già da tempo: aiuta i cittadini ad attivare pratiche di collaborazione e amministrazione condivisa fra istituzioni e cittadinanza per prendersi cura dei nostri beni comuni, dei nostri spazi, della nostra comunità. Palermo è ricca di esperienze di cura del territorio che partono dal basso, e che potranno adesso avere nel Comune non un ente cui chiedere attenzione, ma che sia finalmente responsabile dei processi con un supporto concreto.

Finalmente anche Palermo si dota di uno strumento che in altre città esiste da tempo e che dà attuazione al principio costituzionale della sussidiarietà, aprendo a forme di collaborazione innovative tra cittadini e amministrazione per la condivisione di cura, gestione, valorizzazione e, quindi, anche la fruizione dei beni comuni urbani. Con l’introduzione di strumenti giuridici nuovi come i “patti di collaborazione” che innovano il diritto amministrativo con forme semplificate e leggere, adesso sarà possibile regolare le forme di gestione condivisa tra Comune e cittadini.

M5S: “Cittadini potranno prendersi cura dei beni comuni”

Questa è una grande vittoria per i cittadini e per la città – dicono i consiglieri del M5S Concetta Amella, Antonino Randazzo e Giuseppe Miceli -, che finalmente avranno la possibilità di amare e prendersi cura dei beni comuni, che sono un patrimonio inestimabile per tutti. Pur nella contentezza, è corretto fare due brevi incisi: sul fatto che c’è stato un ritardo non necessario nel giungere, dopo anni e anni, all’approvazione, scontando questioni politiche, e sul fatto che ancora una volta il ruolo delle circoscrizioni è molto ridotto. Ci impegneremo per garantire che questo strumento sia utilizzato in modo corretto e trasparente, vigileremo contro qualsiasi abuso e ci adopereremo affinché i cittadini possano partecipare attivamente alla gestione dei beni comuni”.

Dopo circa sei anni il Consiglio comunale di Palermo ha approvato il “Regolamento sui Beni Comuni”, strumento fondamentale e indispensabile, che mette al centro i cittadini, sia singoli che associati o in comitati. Tale strumento consentirà a chi ne fa richiesta di avere assegnata un’area o immobili proprietà comunale sia per la generazione che per l’utilizzo. E’ stato possibile raggiungere questo traguardo grazie al gruppo di lavoro costituito e alcuni presidenti di Commissione, tra cui il sottoscritto”. Lo dichiara il consigliere comunale Pasquale Terrani, presidente della VII Commissione consiliare.

Canto: “Nessuna visione sull’ampliamento delle prerogative e dei poteri delle circoscrizioni”

Soddisfazione con appunto per il consigliere di Azione Canto: “Dispiace invece che con un emendamento sia stato eliminato il riferimento ai beni comuni assegnati alle circoscrizioni. Sul punto bisogna rilevare come questa maggioranza, al netto dei proclami elettorali, non abbia una visione nel senso dell’ampliamento delle prerogative e dei poteri delle circoscrizioni ma anzi pone in essere provvedimenti tutti nel senso dello svuotamento della funzione e delle prerogative dei consigli circoscrizionali.

Con gli emendamenti votati unicamente dalla maggioranza infatti le stesse circoscrizioni sono state eliminate dal novero dei soggetti deputati a deliberare sulla definizione dell’uso civico e collettivo urbano e territoriale perfino degli stessi beni assegnati alle circoscrizioni ai sensi del comma 8 art. 3 lettera a) del regolamento; eliminati anche i riferimenti ai poteri consultivi dei consigli circoscrizionali. Esprimiamo la nostra preoccupazione in quanto Azione sia nel proprio programma elettorale che nelle proprie iniziative concrete sul territorio lavora e si impegna per porre in essere provvedimenti che vanno nel senso dell’ampliamento delle prerogative delle circoscrizioni e per realizzare un concreto decentramento amministrativo ma purtroppo notiziamo che questa maggioranza lavora in senso contrario”.

“Palermo ha finalmente il Regolamento sui Beni Comuni . Oggi il Consiglio comunale lo ha approvato all’unanimità dopo un’ attesa durata anni. L’atto era stato presentato già nella passata Consiliatura ma non era mai pervenuto al voto. “Esprimiamo grande soddisfazione per l’approvazione di questo Regolamento che da ai cittadini palermitani la possibilità di cogestire spazi e di partecipare alla rigenerazione sociale e urbana della nostra Città con idee e progetti che partono dal basso e trovano accoglimento e partnership nell’Amministrazione. Plaudiamo al metodo perseguito che ha visto collaborare tutto il Consiglio per individuare regole democratiche condivise per la regolamentazione di un’importante settore qual è quello dei beni comuni”. Questa la nota congiunta dei consiglieri del Partito democratico, Rosario Arcoleo, Fabio Giambrone, Giuseppe Lupo e Teresa Piccione.