Caponata, addio problemi di digestione: con questo ingrediente va giù da sola | In Sicilia lo sanno in pochissimi
La caponata è uno dei fiori all’occhiello della cucina siciliana, ma non è semplice da digerire. La variante che può renderla più leggera
La caponata è uno di quei peccati di gola a cui molte persone di tanto in tanto si lasciano andare. D’altronde accorpa diversi prodotti provenienti dal cuore della Sicilia e che hanno conquistato praticamente tutta Italia.
Ormai anche nel centro-nord le persone la cucinano in casa o possono assaporarla presso qualche tavola calda o ristorante. L’importante è che sia eseguita alla regola, così come prevede la tradizione sicula.
Al tempo stesso però è innegabile che si tratti di una pietanza ipercalorica e che sarebbe opportuno non mangiare tutti i giorni. D’altronde al suo interno ci sono cibi fritti, in salamoia e sotto sale. Insomma non è un piatto leggero.
Variando qualcosina però si può ottenere un risultato di gran lunga più salutare che consente di poter gustare questa prelibatezza senza il timore di aver “sgarrato”. Andiamo quindi a vedere la differenza tra la ricetta che tutti conosciamo e una in cui spiccano delle varianti light.
La composizione della caponata classica
Per realizzare la caponata nella sua versione originale occorrono i seguenti ingredienti:
- 1 kg di melanzane tonde viola,
- 500 grammi di pomodori,
- 1 cipolla rossa,
- 60 g di aceto,
- 40 g di cuore di sedano,
- 40 g pinoli,
- 20 olive verdi in salamoia,
- 10 foglie di basilico,
- 2 cucchiai di capperi sotto sale,
- zucchero di canna,
- olio extravergine di oliva,
- sale.
Una volta messi messo insieme l’occorrente si segue il procedimento iniziando dalle melanzane (che vanno tagliate, lasciate asciugare e poi fritte) per poi procedere con il soffritto di cipolla a cui man mano aggiungere il resto. Una volta che entrambe le preparazioni saranno pronte non resta che unirle e farle cuocere insieme per qualche minuto.
La caponata light: l’ingrediente che può fare la differenza
La caponata light per dirla in maniera più internazionale può essere preparata invece sostituendo le olive in salamoia con le olive verdi denocciolate e i pomodori con la salsa di pomodoro e aggiungere uva passa, mandorle (preferibilmente bianche) e soprattutto le patate. Ed è proprio questo l’elemento in grado di dare meno pesantezza al piatto.
Per il resto il procedimento è il medesimo per quanto riguarda le melanzane mentre per quanto concerne il resto va aggiunto tutto poco alla volta e va fatto cuocere a fuoco lento. Qualora sia necessario durante la cottura è bene aggiungere un po’ d’acqua per evitare che il contenuto possa “attaccarsi”. Insomma, una ricetta assolutamente da provare.