Como – Palermo, le pagelle: Gomes e Segre guerrieri, Marconi distruttore

Palermo

Il Palermo, o sarebbe meglio dire Marconi, spreca un preziosissimo 3-2 a pochi minuti dal termine contro il Como e si fa recuperare. Alla fine arriva un pari che non accontenta nessuno. Di seguito le pagelle con i migliori e i peggiori rosanero in campo oggi

COMO: Semper 5; Curto 6,5, Odenthal 5, Solini 6; Cassandro 5 (dal 46′ Chajia 5,5), Baselli 5 (dal 46′ Gabrielloni 7,5), Abildgaard 6,5, Bellemo (C) 6, Sala 6; Cutrone 7 (dall’86’ Cerri s.v.), Da Cunha 5 (dall’86’ Verdi 7). ALL. Fabregas. 

PALERMO: Pigliacelli 5,5; Graves 7, Nedelcearu 5, Marconi 3, Lund 6,5 (dal 46′ Aurelio 6); Henderson 6 (dal 70′ Vasic 5,5), Gomes 7 (dal 78′ Stulac 6), Segre 7,5, Insigne 7 (dall’86’ Mateju s.v.), Brunori (C) 7, Di Francesco 7 (dal 70′ Di Mariano 6,5). ALL. Corini. 


I MIGLIORI DEL PALERMO

Gomes: Una partita all’insegna della discontinuità. A Como scende in campo un Gomes attento, ordinato ed efficace. Al consueto lavoro di “quantità” sui portatori di palla avversari, il centrocampista scuola City riesce ad abbinare una buona visione di gioco e un’inedita precisione nelle palle filtranti. Proprio da una di queste nasce la rete di Di Francesco che è lesto a raccogliere un bellissimo diagonale rasoterra e a battere Semper. Una crescita incoraggiante

Segre: Buona partita, ancora una volta caratterizzata da grande sacrificio e tanta corsa. Ma a incoronarlo come “uomo del momento” è certamente la terza rete consecutiva in altrettante partite, uno score davvero impressionante per una mezz’ala che sino non poco tempo fa annaspava nel mare in tempesta insieme ai compagni di squadra. Partita dopo partita, Segre si conferma come elemento imprenscindibile non solo per la tenuta difensiva dei rosanero, ma anche e soprattutto per la fase offensiva che beneficia parecchio dei suoi frequenti “strappi” in avanti. 

I PEGGIORI DEL PALERMO 

Nedelcearu-Marconi: Stesse lacune, stessa insufficienza. Nella ripresa, quando il Como si ricorda di dovere correre, i due centrali rosanero vanno sistematicamente in sofferenza nelle marcature a uomo. Sia Cutrone che il subentrato Gabrielloni hanno tutto lo spazio del mondo per colpire indisturbati nel cuore dell’area rosanero. È una questione più di concentrazione che di posizionamento. Evidentemente pesa parecchio lo scarso minutaggio di questo avvio di campionato, specie per Nedelcearu. Nel finale, poi, Marconi compie il delitto perfetto: pugno in area a Curto visto dal Var e rigore per il Como trasformato da Verdi. 

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