Bombe Usa su tre siti nucleari iraniani, Teheran: “Adesso è iniziata la guerra”
Gli Stati Uniti hanno attaccato tre siti nucleari in Iran. Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump, precisando che i siti colpiti sono quelli di Fordow, Natanz e Esfahan. Sul primo, in particolare, è stato rilasciato “un intero carico di bombe”.
“Abbiamo completato con successo il nostro attacco a tre siti nucleari in Iran, inclusi Fordow, Natanz ed Esfahan”, ha scritto il presidente Usa su Truth. “Congratulazioni ai nostri grandi guerrieri americani. Nessun altro esercito al mondo avrebbe potuto fare questo”, ha proseguito parlando di “un momento storico per gli Stati Uniti d’America, Israele e il mondo”.
Una fonte statunitense ha riferito che i bombardieri B-2 americani sono stati coinvolti negli attacchi ai siti nucleari iraniani. Lo riferisce Channel 12 citando Reuters. Sei bombardieri Stealth americani B-2 sono decollati sabato dalla base aerea di Whiteman, nel Missouri, diretti alla base aerea statunitense sull’isola di Guam. Il velivolo è in grado di trasportare una bomba MOP (Motorized Bunker Penetrating Bomb). Si tratta di un’arma di cui solo l’esercito americano è in possesso.
“O la pace o una tragedia”
“A questo punto o ci sarà la pace o ci sarà una tragedia come mai prima”, ha detto Donald Trump alla Casa Bianca avvertendo che “se la pace non arriverà rapidamente, attaccheremo gli altri obiettivi con precisione, velocità e abilità”.
“Gli impianti nucleari chiave iraniani sono stati completamente distrutti”, ha riferito il presidente Usa secondo il quale “il nostro obiettivo era annullare le capacita di arricchimento di Teheran e la sua minaccia nucleare”, parlando di uno “spettacolare successo militare”. Con il premier israeliano Benjamin Netanyahu “abbiamo lavorato come una squadra”, ha sottolineato.
Netanyahu: “La pace attraverso la forza”
“Io e il presidente Trump diciamo spesso: ‘La pace attraverso la forza’. Prima viene la forza, poi viene la pace. E stasera il presidente Trump e gli Stati Uniti hanno agito con molta forza”. Così ha dichiarato Benyamin Netanyahu. In un video pubblicato in inglese, il premier israeliano ha ringraziato il presidente degli Stati Uniti per l’attacco agli impianti nucleari iraniani: “La decisione di Trump è coraggiosa e cambierà la storia”.
“Adesso è iniziata la guerra”
“Adesso è iniziata la guerra”, è la risposta che arriva dall’account X associato ai Guardiani della Rivoluzione iraniani, in seguito all’attacco americano. Secondo quanto riposta Cbs citando alcune fonti, gli Usa avrebbero contattato diplomaticamente l’Iran per dire che gli attacchi sono tutto quello che gli Stati Uniti hanno in programma e che non sono previsti sforzi per cambiare il regime.
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha definito “oltraggiosi” i bombardamenti americani. “Quanto accaduto questa mattina è oltraggioso e avrà conseguenze eterne”, ha scritto su X aggiungendo che gli attacchi sono stati “illegali e criminali”. “In conformità con la Carta delle Nazioni Unite e le sue disposizioni che consentono una legittima risposta di autodifesa – aggiunge il ministro – l’Iran si riserva tutte le opzioni per difendere la propria sovranità, i propri interessi e il proprio popolo”.
La tv di Stato iraniana ha affermato che “ogni cittadino americano o militare, nella regione è ora un legittimo obiettivo”.
Guterres: “L’unica speranza è la pace”
Intanto, il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha espresso preoccupazione parlando di una “pericolosa escalation in una regione già sull’orlo del baratro”. Per Guterres, “in quest’ora critica, è fondamentale evitare una spirale di caos: non esiste una soluzione militare. L’unica via percorribile è la diplomazia. L’unica speranza è la pace”.
La risposta
La risposta agli attacchi di stanotte non si è fatta attendere. Secondo alcune fonti, 30 missili sono stati lanciati “dall’Iran verso Israele”. Lo ha annunciato la tv di Stato iraniana, confermando il raid sul territorio dello Stato ebraico. I ribelli Houthi yemeniti avrebbero intanto deciso di lanciare attacchi contro le forze statunitensi nel Mar Rosso in risposta agli attacchi ai siti nucleari dell’Iran: lo ha affermato il Consiglio politico supremo del gruppo filo-iraniano. Lo riporta la Tass.
Ingenti distruzioni sono state causate agli edifici nei punti di impatto dei missili lanciati dall’Iran su Tel Aviv. Lo riferiscono i soccorritori. Il medico dell’Magen David Adom (Mda) Moti Nissan, arrivato sul luogo dell’impatto di un missile iraniano a Tel Aviv, ha dichiarato: “La distruzione è davvero enorme. Un missile balistico ha colpito, ci sono due edifici completamente rasi al suolo e diversi altri edifici molto danneggiati. Grazie al rispetto delle istruzioni da parte dei cittadini, si sono verificati solo feriti lievi”.
Un missile iraniano ha colpito anche la città di Haifa, nel nord di Israele, dove sono stati segnalati gravi danni: lo hanno riferito i soccorritori. Crolli sono stati segnalati anche nel centro del Paese. L’Iran ha affermato di avere attaccato l’aeroporto israeliano Ben Gurion, il centro per la ricerca biologica del Paese, le basi logistiche e diversi centri di controllo e comando, durante il suo ventesimo attacco aereo su Israele dopo l’attacco israeliano contro il Paese del 13 giugno scorso: lo riporta l’agenzia di stampa Tasnim.
L’esercito israeliano ha reso noto che i caccia dell’Aeronautica militare (Iaf) stanno effettuando una nuova serie di bombardamenti in Iran occidentale.