Bocciata norma salva-ineleggibili di FdI, è crisi di governo in Sicilia: si spacca la maggioranza all’Ars

Tensione altissima, non solo nel governo ma anche all’interno di Fratelli d’Italia

norma salva-ineleggibili

Foto di Salvo Annaloro

Crisi di governo in Sicilia. La cosiddetta norma “salva-ineleggibili”, proposta da FdI, è stata bocciata e i meloniani si trincerano sulle barricate. Il tutto nonostante la presenza in aula del presidente Renato Schifani.

Per il ddl salva-ineleggibili il voto segreto è stato fatale. La norma è stata bocciata dall’Ars con 34 voti contrari e 30 favorevoli. Un dato che mostra la spaccatura della maggioranza sul disegno di legge, emersa già ieri.

Ieri mattina il governatore Schifani aveva convocato un apposito vertice per compattare la coalizione, ma l’esito della votazione ha confermato le divisioni. Subito dopo lo stop alla norma, i deputati di FdI si sono riuniti nella Torre Pisana di Palazzo dei Normanni. La tensione nella maggioranza è alle stelle.

Bocciata norma salva-ineleggibili di FdI, è crisi di governo in Sicilia

Il Parlamento regionale ha bocciato ieri pomeriggio, grazie a dieci franchi tiratori del centrodestra (Lega e Dc in prima fila), la norma che avrebbe “sanato” la posizione di quattro deputati (tre meloniani e uno dell’opposizione) nei confronti dei quali sono in corso giudizi nei Tribunali di competenza a fronte di ricorsi presentati dai primi dei non eletti due anni fa.

La norma, come si diceva, è stata cassata nonostante la presenza del governatore Renato Schifani in aula. La situazione è tuttavia ben più complessa perché va a incastrarsi con le nomine dei manager di aziende e ospedali, varati in serata dal governo Schifani, in assenza degli assessori in quota FdI, impegnati in un vertice di partito, che hanno disertato la riunione dell’esecutivo in polemica con il resto della coalizione dopo lo stop alla salva-ineleggibili.

Del resto da settimane proprio la scelta dei nomi ha fatto sorgere animate discussioni anche all’interno di FdI. Due fronde che si sono scontrate e confrontate con le ripercussioni del caso sui lavori parlamentari e le norme in calendario. Col risultato che la salva-ineleggibili, proposta da FdI, è stata affossata, mentre la riforma delle Province, con la reintroduzione del voto diretto nonostante la legge Delrio sia ancora in vigore, è stata rinviata in commissione Affari istituzionali per “approfondimenti” nel rispetto di un accordo di maggioranza, raggiunto ieri mattina durante il vertice di coalizione, ma che a questo punto viene messo in discussione proprio dai meloniani. La riforma tuttavia costituisce parte integrante del programma di governo del presidente Schifani. La tensione dunque è altissima, non solo nel governo ma anche all’interno di Fratelli d’Italia.

 

 

Foto di Salvo Annaloro

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