Bambina scomparsa a Firenze, la madre ingerisce candeggina: ora è in ospedale

Il padre della bimba, che si trova invece nel carcere di Sollicciano, ha ingerito del detersivo. Attivato il piano di prevenzione del rischio suicidario

bambina

Proseguono le ricerche di Mia Kataleya Chicllo Alvarez, la bambina di 5 anni di origini peruviane della quale non si hanno più notizie dalle 15.15 di sabato. La madre della piccola nelle scorse ore avrebbe ingerito una piccola quantità di candeggina ed è stata per questo trasportata in ambulanza al pronto soccorso.

Il padre della bimba, che si trova invece nel carcere di Sollicciano a Firenze, ha ingerito del detersivo venendo così portato in ospedale per una lavanda gastrica. Rientrato in carcere, nei suoi confronti è stato attivato il piano di prevenzione del rischio suicidario, come avviene in casi di questo tipo.  

Bambina scomparsa a Firenze, proseguono le ricerche

Intanto, le ricerche della bambina vanno avanti a Firenze. Da domenica sera sono 225 i  volontari suddivisi in 94 squadre che stanno cercando la piccola. Sulla vicenda indaga anche la Direzione distrettuale antimafia perché viene ipotizzato il sequestro di persona a scopo di estorsione. 

Al momento le attività di ricerca della piccola “hanno dato esito negativo”. “Alla luce di quanto emerso nel corso della riunione in merito alla prosecuzione delle ricerche nel contesto dell’attività di polizia giudiziaria, nelle prossime ore sarà chiuso il Piano provinciale per le persone scomparse”. Così ha reso noto la prefettura di Firenze all’esito della cabina di regia sulla vicenda della bambina scomparsa. Tuttavia le ricerche proseguiranno con le modalità ordinarie.

Durante la cabina di regia – spiega la nota – “sono state analizzate le risultanze delle attività disposte nella giornata di ieri e svolte dai vigili del Fuoco e dalle squadre dei volontari della protezione civile comunale e della Città metropolitana. Al riguardo i vigili del Fuoco hanno svolto attività di perlustrazione in prossimità del torrente Mugnone, del fiume Arno e del Parco delle Cascine con sommozzatori, squadre Sapr (sistema aeromobile a pilotaggio remoto, i droni) e squadre di terra, anche con l’ausilio di unità cinofile”. Importante, sottolinea la prefettura, “anche il contributo dei 225 volontari della protezione civile che hanno orientato la loro attività in prossimità del luogo della scomparsa fino a via Pistoiese”.

La telefonata

Quanto alla telefonata da parte di un uomo a un’amica della madre parrebbe trattarsi dell’opera di un mitomane, stando alle prime indagini. “La stiamo esaminando – ha detto ha detto il generale dei carabinieri Gabriele Vitagliano, comandante provinciale a Firenze -. Lui dice: ‘Tua figlia è con me’. È una pista che stiamo battendo, ma riteniamo che fosse un mitomane. Non ha fornito elementi pratici, né detto perché avrebbe fatto un sequestro, abbiamo elementi per dire che si tratta di una telefonata fallace. Stiamo cercando di rintracciare la persona che ha fatto questa telefonata”.

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