Aeroporto di Catania chiuso per l’eruzione dell’Etna, passeggeri inferociti: “Situazione imbarazzante!”

Tra voli cancellati, aerei dirottati e incertezze, le testimonianze dei viaggiatori che avrebbero dovuto usufruire dello scalo catanese

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Sembra non esserci pace per l’aeroporto di Catania Fontanarossa. Dopo l’incendio del 16 luglio scorso, con tutti i disagi del caso, lo scalo è attualmente chiuso a causa dell’eruzione dell’Etna. Lo stop andrà avanti fino alle 20, così come confermato dalla Sac, la società che gestisce lo scalo, che inizialmente aveva sospeso il traffico fino alle 13.

Un brutto colpo per i numerosi viaggiatori che, complice il Ferragosto, dovevano partire proprio da Catania o sarebbero dovuti atterrare allo scalo. “Si pregano i gentili passeggeri – ha dichiarato la Sac in una nota  – di presentarsi in aeroporto solo dopo aver consultato la propria compagnia aerea. Per info sui voli dirottati o cancellati si prega di rivolgersi alle compagnie aeree o verificare la situazione in tempo reale sul sito dell’aeroporto www.aeroporto.catania.it“.

Disavventure e disagi per i viaggiatori

Al momento, dodici voli sono stati riprogrammati su Palermo. Alcuni aerei che dovevano atterrare a Catania sono stati dirottati su Comiso o Trapani (qui solo aerei Ryanair). Tuttavia, non mancano le cancellazioni e naturalmente i disagi.

Per avere contezza della situazione basta leggere i commenti degli utenti sulla pagina Facebook dell’aeroporto. “Non è possibile, non esiste una riprogrammazione dei voli, non esistono dirottamenti, tanti voli cancellati ed estate rovinata – scrive qualcuno -. Gli eventi terrestri sono imprevedibili, assolutamente d’accordo, ma data la situazione ed il periodo mi sembra normale avere un piano b causa emergenze come queste. Come al solito 0 organizzazione”.

C’è chi vive nell’incertezza: “Il mio volo Ryanair dovrebbe partire alle 22.40, ho appena chattato con il servizio clienti che mi conferma il volo ma di tenere monitorato l’app – scrive un altro utente – ma come si fa? Se viene dirottato su Trapani come fatto per l’arrivo, devo prevedere 1.30 per raggiungere Catania e poi 4 ore per arrivare a Trapani… Non è che è dietro l’angolo… Quest’incertezza è anche peggio delle ore di viaggio”. “Prima l’incendio, ora il vulcano – sottolinea un altro commento – il danno è incalcolabile, non è la prima volta che succede. Disorganizzazione davanti a questi eventi denota una incapacità dei vertici aziendali. E meno male che dovevano puntare su turismo e cultura…”.

Non manca poi chi fa ironia: “Ingaggiamo canadair colmi di acqua di Lourdes….. Non è possibile…un danno incalcolabile”. Intanto qualcuno racconta una disavventura nella disavventura: “Ma come si può permettere ad una compagnia aerea di decidere dove fare atterrare il volo? Con quale criterio si preferisce deviare un volo su Trapani e non su Comiso? Volo Rayanair da Berlino deviato su Trapani, pullman in direzione Catania… e per non farci cambiare niente, problemi con il motore del pullman e siamo bloccati a Palermo! Complimenti SAC… complimenti Rayanair… I turisti vi ringraziamo immensamente. Nel frattempo… aspettiamo il meccanico! Neanche un mezzo in sostituzione! VERGOGNOSI”. 

La nota dell’assessore Aricò

Intanto una nota arriva dall’assessorato regionale alle Infrastrutture e alla mobilità. “Per contrastare i nuovi disagi derivati dalla temporanea chiusura di Catania-Fontanarossa a causa della caduta di cenere vulcanica dall’Etna, abbiamo riattivato immediatamente il coordinamento tra le società di gestione degli aeroporti dell’Isola al fine di tutelare tutti i passeggeri e garantire la funzionalità degli scali”. Così annuncia l’assessore Alessandro Aricò.

“Una decisione fondamentale dal punto di vista organizzativo anche se, in casi come questi, dovuti a fenomeni naturali, la responsabilità del trasferimento dei passeggeri rimane a carico delle compagnie aeree. Ringrazio tutti coloro i quali si stanno impegnando per rendere la situazione meno disagevole”.

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