VIDEO | Tetraplegico dopo Ciao Darwin: “La mia vita distrutta da un gioco”

Parla Gabriele Marchetti, il concorrente che nel 2019, in seguito alla caduta dai rulli del “genodrome” di Ciao Darwin, rimase irrimediabilmente paralizzato.

Ciao Darwin, la trasmissione condotta da Paolo Bonolis con l’ausilio di Luca Laurenti, riguardo gli ascolti ha da sempre fatto registrare numeri da capogiro. Roba da far sì che, ciclicamente, Mediaset non ha potuto fare a meno di riproporla. Un format talmente divertente che, se non viene sfornata una nuova edizione, si decide di mandare in onda, a grande richiesta del pubblico, le repliche. Ai puristi, o meglio, ai conservatori di una televisione ben ancorata a determinate dinamiche improntate alla signorilità, quella “gabbia di matti”, come spesso l’ha definita lo stesso conduttore romano, non è mai andata giù. I censori della caciara e della sguaiatezza però, non hanno capito che gli ingredienti vincenti di Ciao Darwin stanno tutti lì: tra le forme conturbanti di belle ragazze senza veli pronte ad alternarsi ad orripilanti bestie (in realtà mansueti animali senza colpe) rinchiuse in teche pronte ad accogliere gli atterriti concorrenti.

I PERICOLI DEL GENODROME

Ma a rovinare la vita a Gabriele Marchetti non è stato il morso di un pipistrello nè quello di una tarantola, quanto la caduta da uno dei rulli del “genodrome”, quella specie di “giochi senza frontiere” molto made in Japan presente all’interno dell’iconica trasmissione di Bonolis. I fatti risalgono al 2019, quando l’uomo, oggi 56enne, scivolò, come tanti, dall’umido cilindro rotante finendo sul fondo della vasca. Un impatto violento, tanto da paralizzarlo in maniera irreparabile. Marchetti, che in seguito spiegò agli inquirenti di aver svolto una prova senza essere stato addestrato né avvisato dei rischi che avrebbe corso, da allora è affetto da tetraplegia.

PROCESSO PER 4

Una vita distrutta, a lui così come alla famiglia. Tante le operazoni su operazioni subite da allora per evitare di restare intubato. Un risultato parziale considerato che oggi dipende da infermieri e familiari. Adesso, a rischiare il processo sono quattro persone accusate di lesioni personali gravissime. Si tratta di rappresentati della società Rti, produttrice della trasmissione di Canale 5. Il titolare della società produttrice dell’attrezzatura utilizzata per il gioco e la titolare della società che doveva selezionare i concorrenti del programma.