Uno stalker tormenta la moglie violando il divieto di avvicinamento: lei lo fotografa e lo fa arrestare

Un nuovo articolo del codice penale consente l’arresto in flagranza di uno stalker giovandosi della documentazione fotografica

Uno stalker alcamese di 38 anni dal marzo dell’anno scorso era sottoposto al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie, ma, secondo l’accusa, sarebbe tornato più volte sotto l’abitazione della donna per minacciarla. Dopo l’ultima incursione, per il pregiudicato sono  scattate le manette dei militari della Sezione Radiomobile della Compagnia di Alcamo, accusato dei reati di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. L’uomo infatti, violando le restrizioni a cui era sottoposto, era tornato ancora una volta sotto l’abitazione della vittima per minacciarla e tormentarla

La moglie lo ha fotografato mentre la minacciava

La moglie, esasperata da questa situazione, lo ha fotografato con il proprio cellulare ed ha allertato i carabinieri. Le forze dell’ordine in pochi minuti, sono arrivati sul posto, ma non hanno trovato l’uomo che, nel frattempo, si era allontanato. Ma hanno potuto  approfittare del immagini fornite dalla vittima, che ritraevano l’uomo proprio sotto casa della donna,  mentre la minacciava. I militari dell’Arma si sono messi sulle tracce dell’individuo, e sono riusciti a rintracciarlo e bloccarlo in un luogo poco distante dall’abitazione della moglie, traendolo in arresto.

Con nuovo articolo 382 bis possibile l’arresto

Il fermo è avvenuto, come hanno spiegato i carabinieri di Alcamo,  perché reso possibile dall”articolo 382 bis del codice penale, entrato in vigore lo scorso dicembre. Infatti, per contrastare anche queste forme di violenza sulle donne, adesso è possibile considerare in stato di flagranza colui il quale, sulla base di documentazione video-fotografica o di altra legittimamente acquisita, risulti inequivocabilmente l’autore del fatto. Sempre che l’arresto sia compiuto non oltre il tempo necessario alla sua identificazione e, comunque, entro le quarantotto ore dal fatto. In tal modo, a seguito dell’udienza di convalida, lo stalker è stato sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.