Un viaggio attraverso la creazione contemporanea, al via la 56esima stagione del Teatro Libero di Palermo

teatro libero

Prende il via il 26 ottobre con lo spettacolo di danza contemporanea “Tonà” della compagnia spagnola La Phármaco, la cinquantaseiesima stagione internazionale di teatro, danza, musica e performance del Teatro Libero di Palermo, centro di produzione teatrale. “Pensiero Libero” è il motto di questo nuovo anno: “Un viaggio attraverso la creazione contemporanea, – dice Luca Mazzone, direttore artistico del Teatro Libero – attento alle realtà più significative della scena nazionale e internazionale, che s’interroga sui linguaggi e i loro sconfinamenti, allargando lo sguardo dal centro alle periferie. Un progetto che crede nelle sinergie, che immagina e crea connessioni e legami con la filiera della produzione culturale, dalla collaborazione con l’Instituto Cervantes per l’apertura della stagione, alla rete di drammaturgia contemporanea NDN che vede il Libero coproduttore insieme a importanti istituzioni nazionali, fino alla collaborazione con PAV per Fabulamundi attraverso il sostegno produttivo rivolto a drammaturghe contemporanee“.

Sessanta titoli tra spettacoli serali, anteprime, residenze e quelli dedicati alle scuole e alle famiglie, per un totale complessivo di duecentododici alzate di sipario con una fitta presenza di produzioni e ospitalità.

Tre i progetti internazionali: “La Tonà”, primo spettacolo della stagione, di Luz Arcas, un progetto sostenuto da Acciòn Culturale Española in collaborazione con l’Instituto Cervantes Palermo, un percorso multidisciplinare tra danza e musica. Poi “Run”, coreografia di Brahim Bouchelaghem della compagnia francese di danza contemporanea Hip Hop Zahrbat. E, sempre tra le ospitalità internazionali, all’interno delle anteprime di stagione, “Bellezza, dolore, gioia”, creazione della coreografa Tiziana Arnaboldi, con l’omonima compagnia Svizzera.

Le produzioni

Numerose le produzioni: “Camera 701” di Elise Wilk, progetto e regia Luca Mazzone, frutto della collaborazione con PAV/Fabulamundi Playwriter Europe, che affronta il tema delle relazioni di coppia attraverso la scrittura della drammaturga rumena Wilk,. Poi “Il 20 novembre”, un testo di Lars Norén, la cui regia è curata da Beno Mazzone. Un lavoro che trae spunto da due fatti di cronaca accaduti a Columbine negli Usa e a Emstetten in Germania. Poi il riallestimento di “A number”, drammaturgia di Caryl Churchill, per la regia di Luca Mazzone, che mostra un complesso rapporto tra un Padre e un figlio. Ancora le produzioni per un pubblico di tutte l’età: “Il piccolo violino” di Jean-Claude Grumberg per la regia di Beno Mazzone (creazione inserita in un progetto speciale dedicato alla scrittura del drammaturgo francese insieme a “La merce più preziosa” e “Sua Mamma”); poi “Il castello degli errori”, un testo di Salvo Dolce che ne cura anche la regia dando vita a uno spettacolo che intende stimolare l’uso della. lingua italiana. “Giovannone e Musetta”, un progetto di Beno Mazzone, riflessione sull’identità, la violenza, la relazione tra ragazzi e adulti. E ancora, in occasione del centenario della nascita di Italo Calvino, un progetto dedicato a “Il Visconte dimezzato” a cura di Luca Mazzone. Inoltre, due progetti shakespeariani: “Come vi piace” regia di Alberto Giusta e “La tempesta. Un racconto da Shakespeare”, progetto e regia Giuseppe Pestillo. Poi “Il mio nome è nessuno” tratto dall’odissea di Omero, progetto e regia di Salvo Dolce. E, infine, la ripresa di “Non mi serve niente” di Manlio Marinelli, per la regia di Luca Mazzone.

 

Due le Coproduzioni

“Noi siamo invece” di Angelica Bifano, coprodotto insieme a Interno5 Napoli, che affronta il tema della separazione. Poi, “Con grande sprezzo del ridicolo” di Fabio Marson realizzata dalla compagnia Asini Bardasci, coprodotto insieme a Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona e Mamimò di Reggio Emilia, in seno al progetto di rete NDN Network di nuova drammaturgia, promosso e ideato da Residenza Idra di Brescia.

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 La scena italiana

Ampia la proposta di drammaturgia e danza contemporanea italiana. Il teatro di ricerca è approfondito con “N.E.R.D.S. Sintomi“, una commedia nera, provocatoria e irresponsabile, progetto di Tommaso Amadio e Bruno Fornasari del Teatro dei Filodrammatici di Milano. “Susn” di Hebert Achternbusch, con la regia di Lelio Lecis, una produzione Teatro Akròama di Cagliari che si interroga e riflette sui destini femminili. Poi, “Racconti di un’ancella”, tratto dal romanzo di Margaret Atwood per la regia di Graziano Piazza, produzione Teatro della Città di Catania. “Patria, un racconto tragicomico per narrare la storia d’Italia dal dopoguerra ai giorni nostri, ideato da Fabio Banfo, Giacomo Ferraù e Giulia Viana, per la regia di Giacomo Ferraù, coproduzione CT MaMiMò, Reggio Emilia e Eco di Fondo di Milano. A seguire il lavoro di Corrado Accordino, del Teatro Binario 7 di Monza, “Chi ha il cervello lo usi”. La rivisitazione attraverso la danza contemporanea di “Don Quijote” da parte di Loris Petrillo con la compagnia Petrillo Danza di Roma, produzione Twain centro di produzione della danza regionale. La presenza di Teatro di Vita di Bologna con la loro creazione “XYZ. Dialoghi leggeri tra inutili generazioni” di Andrea Adriatico, esperimento politico sui territori, l’identità e i giovani che mette in questione chi fa politica nei territori. Il debutto palermitano del nuovo testo di Alberto Milazzo, “Tu sei la bellezza”, una produzione MTM Manifatture teatrali Milanesi che vede in scena Giuseppe Lanino. Infine, a chiusura di stagione, “I Mezzalira/Panni sporchi fritti in casa” di Agnese Fallongo, una produzione Teatro degli Incamminati di Milano. Da segnalare l’importante anteprima che interroga lo sport attraverso il teatro, “La leggenda del pallavolista volante” di Nicola Zavagli e Andrea Zorzi per la regia Nicola Zavagli, che vedrà in scena proprio il pluricampione Andrea Zorzi insieme a Beatrice Visibelli.

Tra teatro e musica

Due gli spettacoli dedicati al cantautorato italiano, vero e proprio sconfinamento nel teatro musicale, teatro canzone. Nelle anteprime: il lavoro di Tony Laudadio dedicato a Napoli e Pino Daniele, La Città che incanta / Pasqualino e Alessiuccia, tra musica e racconto; e il progetto “Buonasera Sig. G”, regia di Carlo Roncaglia, produzione Accademia dei Folli di Torino, omaggio teatral-musicale a Giorgio Gaber.

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Il teatro per le famiglie

Affianca la stagione serale Isola di teatro, la programmazione domenicale dedicata alle famiglie prevede sette titoli: il 12 novembre “Ulisse e la luna” testo e regia di  Giuseppe Di Bello, produzione Fontemaggiore di Perugia. Poi, per l’omaggio a Calvino,il “Re dei pavoni” tratto da Fiabe Italiane di Italo Calvino per la regia di Francesco Cortoni, produzione Pilar Ternena NTC di Livorno. “Cappuccetto Blues“,testo e regia di Luca Radaelli, produzione Teatro Invito di Lecco. E, per il progetto Grumberg, a gennaio “Il piccolo violino” regia di Beno Mazzone. Poi “Il castello degli errori” di Salvo Dolce; “Viola e il blu. La libertà di essere i colori che vuoi” di Matteo Bussola e Paola Barbato per la regia di Lucia Messina, della Fondazione Aida di Verona. E, a chiusura di programmazione, la produzione del Libero “Giovannone e Musetta”.

 Prima della stagione le anteprime: il 30 settembre,”Bellezza, dolore, gioia” di Tiziana Arnaboldi; il 7 ottobre, “Con grande sprezzo del ridicolo“; dal 12 al 14 ottobre, “La città che incanta / Pasqualino e Alessiuccia” di Tony Laudadio. E il 20 ottobre, “La leggenda del pallavolista volante” di Nicola Zavagli e Andrea Zorzi con Andrea Zorzi e Beatrice Visibelli.

Nel mese di settembre, invece, Teatro Libero dà spazio alle restituzioni delle residenze 2022, in seno al progetto di centro di residenza/artisti nei territori per il quale è riconosciuto dal MIC e dalla Regione Siciliana nel triennio 22/24. Il 22 settembre “Foley” di Andrea Saitta, Compagnia Decalé di Enna e Allunaggio di Palermo; il 23 settembre “Chiudi gli occhi” di Giuseppe Massa, compagnia Suttascupa di Palermo; E, infine, il 24 settembre due progetti di danza: “In.Contrastabile” di Jessica De Masi, Twain Centro di Produzione Danza di Roma, e “Thema” di Sara Lupoli, compagnia Art Garage di Napoli.