In Ucraina torna a salire la tensione: si spara al confine, colpite due scuole

In Ucraina, nella zona controllata dall’esercito di Kiev, è stato colpito un asilo mentre i bambini erano a scuola, ed un liceo. Scambio di accuse

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Quando già sembrava che nella questione Ucraina ci fossero sicuri segnali di distensione, tutto è precipitato nuovamente. La Nato e gli Stati Uniti non vedono segnali di un ritiro o di una de-escalation da parte della Russia. Come invece sembrava dovesse succedere dopo i colloqui di due giorni fa fra Putin e Scholz. Secondo gli Stati Uniti, oltre metà degli uomini che la Russia ha spostato verso il confine sarebbe ormai a meno di cinquanta chilometri dall’attraversarlo. In più nella regione separatista del Donbass e nei villaggi limitrofi è partita la guerriglia. L’Osce segnala oltre 500 esplosioni nella notte e a Stanytsia Luhanska, cittadina a 15 km da Luhansk.

COLPITI UN ASILO ED UN LICEO

Non è chiaro quale sia stata la miccia che ha dato fuoco alle polveri. I separatisti hanno accusato le truppe di Kiev di aver aperto il fuoco nell’est del Paese, costringendo gli ucraini alla smentita. Poi, alla luce del sole, colpi di mortaio hanno cominciato a cadere sui villaggi limitrofi al Donbass occupato. Le immagini confermano il bombardamento di un asilo nido da parte dei separatisti, con due insegnanti ferite e i bimbi evacuati in tutta fretta. Poche ore dopo è stato segnalato un bombardamento anche su un liceo. «Al momento c’erano 30 studenti e 14 membri del personale», che hanno trovato rifugio nel seminterrato, ha fatto sapere via Facebook la municipalità di Popansa.

SCAMBIO DI ACCUSE

«L’esercito ucraino continua a bombardare infrastrutture e palazzi residenziali» a Donetsk, hanno denunciato i ribelli filo-russi. E affermano di aver risposto al fuoco dei soldati di Kiev. Il Cremlino le classifica come «provocazioni delle forze ucraine nel Donbass» specificando che «si sono intensificate nelle ultime 24 ore, e la Russia ritiene che la situazione ai suoi confini potrebbe incendiarsi in ogni momento». E poche ore dopo ha presentato un documento al Consiglio di sicurezza dell’Onu, sostenendo che l’esercito ucraino ha commesso crimini di guerra contro i residenti nell’Est dell’Ucraina, accuse per circostanziare le quali al momento i russi non hanno fornito alcun riscontro.