Tram a Palermo, Lagalla è chiaro: “Impossibile completare l’opera entro il 2026”

vigilante

Il completamento delle linee del tram di Palermo non avverrà prima di tre anni. “Il passaggio da una fonte di finanziamento al PNRR non potrà garantire il completamento di tutte le linee entro il 2026. Stiamo ragionando con il Ministero per individuare quali possano essere le modalità di utilizzo di questi fondi, destinati prima di tutto al completamento dell’anello urbano del tram, con particolare riguardo alla linea C del tram”.

Uno stop quello del progetto del tram legato anche alla mancanza di offerte al bando relativo alla realizzazione di parcheggi di interscambio. Una sola offerta presentata invece per creare le infrastrutture della linea C del Tram, si tratta della ATI Sis Scpa-Construcciones y Auxiliar de Ferr, un’impresa mista formata da una società piemontese e una multinazionale spagnola.

Sull’utilità del Tram Lagalla non ha dubbi: “Faciliterà l’utilizzo più ampio del trasporto di massa e consentirà di mettere in relazione il tram tanto con la metro, quanto con gli autobus, che potranno servire più puntualmente il territorio, in quanto destinati a porzioni più frazionate di città“. Sulla questione metro: “Necessario un incremento delle corse. Allo stesso tempo siamo in collegamento con RFI per il completamento del passante, ma anche per l’attivazione del semianello inferiore del metro-treno, che dovrebbe entrare in servizio da Notarbartolo al Politeama entro il 2024. Al contempo, stiamo lavorando all’assegnazione del semianello superiore, con particolare riguardo alla realizzazione della fermata Turrisi-Colonna. Siamo nella fase di affidamento dei lavori”.

 

Attacco dalle opposizioni, Pd: “Manca visione”

Nella relazione semestrale del sindaco, oggi in aula, manca totalmente la “visione”- dichiarano i consiglieri del Partito Democratico Arcoleo, Giambrone, Lupo e Piccione -. Cosa vuole fare questa amministrazione guardando al futuro di Palermo? Campionaria, Stadio: l’amministrazione è arrivata sempre un minuto dopo con un grande danno di immagine ed economico. Anagrafe e personale: fioccano le diffide dei dipendenti comunali e le file davanti agli uffici. Lentezza nelle scelte e nelle nomine dei C.d.a. che hanno comportato un non governo delle stesse aziende. Amministrazione a dir poco balbettante che si è fatta tirare la giacchetta a destra e sinistra. Passando per il Pug: troppa fretta a parer nostro nel ritirare il piano regolatore. Non si può procedere con varianti spot che non mostrano la Palermo del futuro, ma che in realtà fanno tendere solo ad un chiacchiericcio. L’annoso problema Amat da 80 milioni che rischia di far saltare il banco. Il sindaco presenti soluzioni a questi temi e porti il crono-programma dettagliato del PNRR, faccia tutto il possibile per scongiurare l’aumento dell’Irpef e l’esclusione dello stadio Barbera dagli europei 2032. I nuovi amministratori delle società partecipate presentino in aula piani credibili per migliorare i servizi ai cittadini”.