Traffico di cocaina tra la Sicilia e la Calabria, arrestato un ricercato

In arresto sono finite 21 persone

Arrestato l’ultimo dei ricercati dell’operazione contro il traffico di droga tra la Calabria e la Sicilia che ha portato nella giornata di martedì all’arresto di 21 persone. Si tratta di Pasquale Verone, 36 anni, fermato al porto di Bari dai finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria. Al momento della notifica dell’ordinanza dell’arresto l’uomo risultata irreperibile. Verone, secondo l’accusa,  sarebbe uno dei corrieri che avrebbe portato cocaina dalla Calabria in Sicilia nell’organizzazione composta dalla famiglia calabrese Barbaro ed i Fascella del quartiere Guadagna a Palermo.

Le indagini

Le indagini, condotte dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo – G.I.C.O., hanno riguardato un gruppo criminale, con base operativa nel capoluogo siciliano, che sarebbe stato diretto da due fratelli palermitani, figli di uno storico esponente del mandamento mafioso di Villagrazia/Santa Maria di Gesù. Gli stessi sarebbero stati in affari da anni con una famiglia calabrese, coinvolta nella gestione del narcotraffico nella provincia di Reggio Calabria e legata da vincoli di parentela con esponenti di spicco della ‘ndrina di San Luca, che avrebbe garantito il sistematico approvvigionamento di grossi quantitativi di stupefacenti. L’attività investigativa avrebbe, infatti, consentito di ricostruire accordi per la fornitura di almeno 10 chilogrammi di cocaina al mese, destinata al mercato palermitano, che avrebbe generato per l’organizzazione un giro d’affari illecito stimabile in circa dieci milioni di euro all’anno.

Gli indagati sono indiziati, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti tramite una strutturata rete operante tra la Calabria e la Sicilia.

Sequestrati 50kg di cocaina per oltre 4 milioni di euro

La sostanza stupefacente, stoccata in depositi dislocati in provincia di Reggio Calabria, veniva trasportata su gomma lungo la tratta Reggio Calabria-Messina-Palermo, abilmente occultata con diversi carichi di copertura o all’interno di sofisticati doppi fondi creati nelle autovetture dei corrieri, accessibili mediante aperture elettromeccaniche. Nel corso delle indagini sono stati tratti in arresto 6 corrieri di droga, operanti anche nel pieno del periodo pandemico sfruttando le proprie attività lavorative, e 2 basisti che custodivano parte dello stupefacente a Palermo, con il sequestro di circa 50 chilogrammi di cocaina, che se immessa nel mercato avrebbe fruttato profitti illeciti per oltre 4 milioni di euro.